Insulti, schiaffi e pugni a disabile in carrozzella Caccia alla baby gang

L’invalido lavora per il bar di una cooperativa in un parco di Cassina Nuova di Bollate. Qui è stato picchiato da un gruppo di ragazzini che non volevano pagare. I residenti chiedono interventi urgenti

A denunciare tutta la preoccupazione, ma soprattutto l'indignazione, per l'inquietante episodio che ha visto vittima un disabile in carrozzella picchiato da un gruppo di ragazzi, è stato lo stesso presidente del Consiglio di circoscrizione di Cassina Nuova di Bollate, Alfonso Di Pasqua. Che ha usato parole dure sperando che possano colpire nel segno e smuovere le acque. «Se si arriva ad atti di questo tipo – ha dichiarato, – vuol dire che si è giunti a un livello non più tollerabile. Una città deve essere tutelata e chiediamo che si intervenga con urgenza, per porre fine a tale situazione di degrado e mancanza di rispetto».
Considerazioni che si rifanno ad una serie di gravi episodi che hanno visto protagonisti i componenti di una baby gang locale, da tempo padroni quasi assoluti di un parco pubblico, ma soprattutto violenti e intolleranti con quanti hanno osato contrastarli.
Nei giorni scorsi ci ha provato, usando le buone maniere, un disabile che lavora, insieme ad altri invalidi e portatori di handicap, per una cooperativa che gestisce il chiosco del bar di via Raffaello Sanzio. Una persona affabile, gentile con tutti e da tutti salutata con un sorriso perché benvoluta. Da tutti meno che dalla banda di bulli che al semplice sguardo replicano con le minacce. Figurarsi se poi viene chiesto loro di pagare, esattamente come tutti gli altri clienti, le bibite consumate.
Ci ha provato il povero barista indifeso; in cambio, nonostante fosse in carrozzella l'hanno preso a pugni e schiaffi, insultandolo e minacciandolo di ripercussioni ancora più gravi. E infatti, non soddisfatto, qualcuno del gruppo di giovinastri subito dopo si è preso la briga di tagliargli le gomme dell'automobile con la quale il poveretto si reca al lavoro.
«Un atto ignobile e vile – hanno commentato gli avventori del bar -. E se il buongiorno si vede dal mattino, chissà da grandi cosa diventeranno questi ragazzi!».
Anche quest'ultimo episodio, infatti, è stato denunciato, ma pochi credono che alla fine qualcuno presenti il conto ai teppisti. «Da tempo sia il parco che il bar sono presi di mira da bande di giovani delinquenti – raccontano -. Prima hanno distrutto un gazebo, poi hanno smontato la recinzione in legno dell'area giochi per i bambini, per fare un falò. Poi ancora hanno danneggiato il bocciodromo. Ebbene: più o meno tutti sanno chi sono i responsabili, ma nessuno è intervenuto. E tutto continua come prima fino all'incredibile aggressione nei confronti di quel poveretto».
Per altro il parco è sorvegliato da telecamere in funzione anche di notte; le bravate dei teppisti dovrebbero essere quindi rimaste impresse nei nastri, a disposizione delle forze dell'ordine chiamate in causa dalle denunce. Già in passato il Consiglio di circoscrizione aveva chiesto un intervento urgente per restituire sicurezza allo spazio verde pubblico sottraendolo alle bande di bulli, ma l'appello era rimasto inascoltato.


Il pestaggio del barista disabile, che per fortuna non ha avuto necessità di far ricorso alle cure dei sanitari, avendo riportato soprattutto ferite morali, avendo smosso le coscienze forse questa volta darà la sveglia anche alle autorità.

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