Integrazione Ecco il test di convivenza per i rom al «mercato del rubato»

Integrazione. Il IV municipio ci prova. Piazzale Ennio Flaiano, nel quartiere Vigne nuove, ex parcheggio noto fino a qualche mese come il «mercato del rubato», dove gli zingari vendevano merce dall’origine piuttosto incerta, sarà difatti dalla fine di novembre teatro dell’iniziativa «IntegraROMa». La manifestazione, che partirà tra qualche giorno, consentirà l’esposizione di oggetti usati e prodotti artigianali tipici della cultura Rom, garantendo a trenta standisti uno spazio di compra-vendita legale, che vuole essere il primo tentativo, come ha precisato Cristiano Bonelli, presidente del IV Municipio, di dare una risposta reale e tangibile al problema dell’inserimento dei rom nel tessuto sociale locale.
Questa è una zona che da anni lotta con il problema della convivenza, che gli abitanti lamentano essere divenuta ormai insostenibile a causa della sporcizia lasciata a ogni angolo, e dal continuo timore di essere aggrediti o rapinati dagli zingari. Ma il progetto, presentato ieri dall’assessore ai Servizi sociali, Francesco Filini, e da Anna Luisa Longo, rappresentante di Opera Nomadi, è una scelta che vuole avere soprattutto una valenza simbolica.
Prima di tutto, infatti, il mercatino sarà presente, almeno in via sperimentale, solo per tre mesi, e l’attività fra gli stand, gestita da rom regolarmente residenti nella zona, sarà attentamente controllata dalle forze dell’ordine per evitare che sulle bancarelle possano finire nuovamente merci contraffatte, o rubate, o possa svolgersi qualsiasi altra attività illecita a danno dei cittadini e visitatori, nel qual caso l’iniziativa sarebbe immediatamente sospesa. Inoltre, non sarà permessa la presenza di minori, e ognuno degli espositori sarà tenuto al pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, provvedimento mirato a dimostrare che non può esserci davvero integrazione se non c’è rispetto delle regole. «Abbiamo voluto dimostrare, anche a fronte di una polemica che aveva interessato il IV municipio e nel corso della quale eravamo stati tacciati di razzismo - ha spiegato Cristiano Bonelli - cioè quella relativa alla chiusura dell’erogazione dell’acqua di due fontanelle, che non è così». «Reciproca conoscenza e riconoscimento dell’impegno nel lavoro - continua il presidente del IV - non potranno che consentire all’amministrazione di diventare interlocutrice della comunità rom, entità culturale finalmente coesa e non isolata dal contesto sociale». Un test suggestivo: riuscirà davvero il IV municipio a far accettare ai rom le nuove regole e il nuovo volto dell’ormai ex «mercato del rubato»? Niente minori, niente merce illecita, persino tasse da pagare. Se andrà così, nel IV municipio si potrà brindare al miracolo dell’integrazione degli zingari nel tessuto sociale romano.
Intanto però proseguono le iniziative tese a limitarne la presenza invasiva, come richiesto da commercianti e cittadini della zona.

Un monitoraggio del municipio, ancora in corso d’opera, svolto con la collaborazione delle forze dell’ordine, ha difatti censito una decina di insediamenti abusivi nel territorio, come per esempio nella zona di Pratone delle Valli. E ancora Bonelli ha dichiarato che si «darà operatività a interventi fisici entro la fine di dicembre».

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