da Roma
Cosa c'è di più reality del reality in tv? Ovvio: il reality dal vivo. Lo chiamano «Grande Fratello sotto vetro»; ma in realtà è una bolla - cioè una tensostruttura trasparente - alta quattro metri e con un diametro di otto, dentro la quale, da ieri e fino a domani sera, stanno vivendo tre ragazzi. Sotto gli occhi di tutti. Se a questo aggiungete che la bolla è stata montata a Ponte Milvio, cioè in una delle zone di Roma maggiormente trafficate, nonché più frequentate dai teenager nei fine settimana, e che già da ieri c'era la ressa per guardare cosa diavolo ci facciano quei tre là dentro (nonché le telecamere, ad informarne gli spettatori di Canale 5 con pillole nel corso delle tre giornate), avrete intuito l'ultima frontiera del voyeurismo raggiunta dal Grande Fratello. La bolla sta infatti ospitando gli ultimi tre aspiranti ad entrare nella famigerata «casa»: uno solo sarà il prescelto con il televoto, e da ieri fino alla sera della prima puntata - domani alle 21.10 su Canale 5 - i tre se ne staranno lì, con le mani in mano. E i passanti tutto attorno, a guardarli non far nulla.
È questa la principale, per non dire l'unica novità del Grande Fratello numero otto. «Ormai per questo programma è difficile trovare cose nuove - ammette il produttore della Endemol, Paolo Bassetti -. Le novità sono solo variazioni funzionali della solita formula, dettate dal tipo di cast selezionato». Così, ad esempio, visto che la casa ospiterà unintera famiglia - padre e madre d'origine siciliana, con tre figli a carico di 34, 27 e 22 anni - «più che a una casa si è pensato ad un condominio - racconta l'autore Andrea Palazzo - costituito da tre case diverse ma comunicanti fra loro, e affacciate sulla stessa piazzetta». La prima viene definita «classica e tipicamente italiana»; la seconda è «più pop e moderna», mentre per la terza ci si è attenuti ad uno stile «studentesco, spartano». Inutile precisare che bagno e cucina sono unici, e in comune, e che quindi bisognerà litigarseli.
Per sovrappiù di sadismo, non sapendo come rendere il condominio doverosamente scomodo, gli autori hanno deciso di non farlo trovare affatto: «Al loro ingresso, infatti, i concorrenti scopriranno che la casa non è finita; che al suo posto c'è un cantiere, e che per poter usufruire delle sue comodità dovranno guadagnarsele - aggiunge Palazzo -. In attesa che i lavori siano ultimati dovranno alloggiare in un campeggio, costituito da una roulotte, una tenda canadese e un tendone community». Ma chi saranno i fortunati destinatari della bella sorpresa? La corsa al rialzo delle stranezze nella composizione del cast - costituito, manco a dirlo, in base al criterio «di comporre un gruppo in cui potessero scattare tensioni e contrasti» - ha rischiato quest'anno di coinvolgere anche un transessuale. Rischio non del tutto svanito se - come afferma in pretto stile politically correct il direttore di Canale 5, Massimo Donelli - «Mediaset non fa e non ha mai fatto discriminazioni sessuali». Che vuol dire? Forse che, negata ufficialmente la presenza del trans che aveva protestato appunto per essere stato escluso, c'è comunque speranza per un altro? La dichiarazione di Donelli suona come una conferma.
Nel frattempo, a contendersi il premio finale da cinquecentomila euro, saranno in diciannove, selezionati fra oltre ventimila e provenienti soprattutto dal centro-sud (Campania, Umbria, Sicilia) ma insieme anche a due milanesi e a un brasiliano. «Età media 25 anni, a parte i due genitori, cinquantacinquenni - c'informano -. Estrema la varietà delle professioni: avremo fra gli altri una dottoressa, un impiegato, un imprenditore, un pugile, un meccanico, un muratore». Sul fronte presentatori confermata Alessia Marcuzzi, mentre per la prima volta mancherà Marco Liorni, «sostituito la prima sera da alcuni vincitori del passato, e nelle altre da un personaggio a sorpresa». Lo spostamento al lunedì «è stato lungamente meditato, e ha incontrato anche ostacoli, sia in Mediaset che in Endemol. Ma ci abbiamo riflettuto molto».
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