«Stanno benissimo insieme, le loro nevrosi s'incastrano alla perfezione» diceva un personaggio di Scoop, da copione di Woody Allen. Purché sia tutto chiaro in partenza - era il senso - la coppia va che è una meraviglia. Ne L'amore ha due facce, Jeff Bridges offriva la sua vita di partner sul giornale: la convivenza (da clausola nero su bianco) bandiva il sesso, pura fonte di guai. Ma Mark Zuckerberg (il Ceo di Facebook) fa sul serio: non esce da nessun film e convola a nozze con la sua Priscilla Chan dopo averle fatto firmare un accordo preciso. La nostra vita, dolce Priscilla, è tutta scritta qua. E il nocciolo pare sempre quello: quanto tempo «stare insieme». Nel senso coniugale, biblico, anatomico dell'espressione. Almeno una notte a settimana. Va bene, dice Priscilla al suo Calimero milionario: a patto che tu garantisca a me 100 minuti settimanali di «quality time». Cento, come in una carta prepagata, come nella canzone di Caterina Caselli. E l'archetipo per cui la felicità di lui sotto le lenzuola sia una moneta di scambio per il «benessere» di lei fa tombola; l'espressione «quality time» significa proprio «fare insieme qualcosa di bello e di edificante».
L'amore ha sempre due facce. Non sono i primi, Mark e Priscilla, ad aver siglato dei patti. A Hollywood volano sanzioni esorbitanti nei cosiddetti «prenup» (gli accordi prematrimoniali) soprattutto in caso di tradimento. Justin Timberlake e Jessica Biel hanno accordato una cifra di 500mila dollari se lui commette adulterio. Charlie Sheen (reso noto dalla saga di Scary Movie ma con più matrimoni che film all'attivo), alle terze nozze, pattuì una multa con la moglie, Bond-girl, Denise Richards: 4 milioni di dollari a consolare l'infedele. Catherine Zeta Jones sapeva chi sposava, quando si promise sull'altare a Michael Douglas: l'attore, 25 anni più anziano di lei, era affetto da patologica dipendenza sessuale, curata per anni da psichiatri e cliniche. In caso di divorzio, la Jones gli ha fatto mettere nero su bianco un mantenimento di 2,8 milioni di dollari l'anno, più un bonus di 5 milioni di dollari. Sembra che il fallimento di nozze che paiono così difficili in partenza, l'esaurimento di energie votate a una causa persa, la lotta contro i mulini a vento, meritino una liquidazione con tutti i crismi. Se non puoi restituirmi tempo e dignità, perlomeno dammi i quattrini. Nicole Kidman, invece, avrebbe imposto al marito Keith Urban di non ricorrere mai a droghe illegali: pena la rinuncia, da parte del cantante, ai soldi di lei.
Ma voci di corridoio (e la rivista Life&Style) parlano di un accordo singolare tra Katie Holmes e l'ex marito Tom Cruise. 33 milioni di dollari l'anno nelle tasche della signora per essere la sua consorte. Non sarebbero stati i primi. Liz Taylor, come moglie, sarebbe valsa al marito Larry Fortensky un premio di 1 milione di dollari per 5 anni di matrimonio. Un pacchetto concordato e, una volta tanto, il «premio» corre dalle casse della donna a quelle del suo uomo (e non il contrario). Poi però ci sono William e Kate. Il Telegraph racconta che, in un primo momento, il principe del Regno Unito aveva considerato la possibilità di pattuire clausole, piccole norme, «cosa succede se». Ma alla fine la sola idea è diventata cartastraccia: l'erede alla corona ha sposato Kate accordandole una cosa soltanto: la sua fiducia al 100%. Anche questi sono patti, da coscienza a coscienza. Per qualcuno potrebbe essere il vincolo più gravoso: se falliamo non mi devi nulla, ma la mia infelicità dovrai guardarla in faccia.
«I ricchi - ha dichiarato F. Bennett, avvocato divorzista di Marlon Brando e molte star di Hollywood - sentono di avere molto più potere degli altri, di poter comprare tutto e tutti». Ma un accordo prematrimoniale, a Hollywood, può fondarsi anche solo su dove finirà il micio o il cavallo, se la coppia naufraga. Può impedire al coniuge di stare impalato davanti alla partita di football, se questa lo distrae dalla famiglia.
Tutto sta a sapere, prima di firmare il contratto. Io sono questo: prendere o lasciare. Un premio per sopportarmi, uno per lasciarmi andare. L'amore non si compra ma il disamore ha un prezzo. E non si dica che questo mercato non è trasparente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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