Il mistero buffo dello sconosciuto più famoso d'Italia

Uno spot su Raiuno durante Italia-Repubblica Ceca. E ora il web si chiede: chi è Salvo Castagna?

Il mistero buffo dello sconosciuto più famoso d'Italia

Massì che ci avete fatto caso, non può esservi sfuggito. È lo spot del momento, se non altro perché mitraglia la Rai a qualsiasi ora, anche in quelle più pregiate (e costose). Annuncia il nuovo brano di Salvo Castagna, che si intitola Due bandiere al vento e nell'aria lascia solo la fatidica domanda: chi è costui? Quando lo spot, che ha come ospite speciale Anna Falchi, è andato in onda martedì sera su Raiuno durante l'intervallo di Italia Repubblica Ceca (quasi dieci milioni di telespettatori e 36,83% di share), il web è impazzito. Facebook pure. E su Twitter dopo un'ora Salvo Battaglia, 35 anni da Palermo, era tra i dieci principali argomenti di discussione, giusto sotto quelli di politica. I toni li potete immaginare, scherzosi e pungenti, riassunti nel sintetico e sicilianissimo «cu fu?» che si è sparso in pochi minuti più veloce di un virus. Il merito, a dire il vero, è stato soprattutto di Fiorello, che stava guardando la partita e si è posto la stessa domanda nei 140 caratteri ormai d'ordinanza (gli ha anche dedicato l'Edicola dell'altro ieri).

E dopo di lui tanti altri, da Paolo Belli fino a Jimmy Ghione di Striscia la Notizia che s'è addirittura inventato una finta agenzia stampa: «Ansa: Bono lascia gli U2 dopo anni di successi. La band sostituisce il suo leader con Salvo Castagna». D'altronde l'argomento sembra fatto apposta per scatenare curiosità, se non altro perché ormai quasi neanche gli U2 (35 anni di carriera, 150 milioni di dischi venduti) hanno il budget necessario per una campagna pubblicitaria così imponente. Se va bene, gli spot musicali «passano» a ore improbabili, buone generalmente per nottambuli o panettieri. E gli spot di cantanti esordienti sono più rari di un panda nato in cattività. Stavolta no. Insomma, cu fu?

Volendo, Salvo Castagna è un autodidatta: ha fatto tutto da solo. È ingegnere ma gli interessa soprattutto la musica. Ora. Prima (sostanzialmente fino a pochissimo tempo tempo fa) era amministratore delegato della compagnia telefonica Italiacom, per la quale proprio Anna Falchi ha presentato uno spettacolo di solidarietà al teatro Valle dei Templi di Agrigento. Quella serà però Castagna svolta: incontra Paolo Vallesi (terzo a Sanremo nel 1992 con La forza della vita), diventano amici e ora firmano Due bandiere al vento insieme con Stefano Zarfati. Insomma, all'apparenza tutti gli ingredienti giusti della bella favola. «Di Salvo mi hanno colpito la sua storia e la sua determinazione» dice Vallesi che poi aiuta qualcuno a chiarirsi qualche dubbio: «Vista la difficoltà che a volte la musica italiana incontra per essere promossa sui media, e avendo avuto la possibilità di reperire tramite importanti sinergie le risorse necessarie, abbiamo deciso di lanciare il brano come succedeva un po' di tempo fa, dalla televisione».

Quali sinergie non si sa e comunque farebbero comodo all'intera discografia mondiale. Dopotutto «Quanto è costata questa campagna pubblicitaria?» è nella top ten delle domande sul cosiddetto «Lodo Castagna».

In ogni caso, quello che era il leader di una cover band che cantava i successi di Claudio Baglioni, lontano dai canoni del sex symbol e pure da quelli vocali del tenore wagneriano, in poche ore è arrivato sulla bocca (e sui polpastrelli) di tantissimi, ora si gioca l'occasione della vita e pazienza se molti, sempre siciliamente e per carità senza offesa, si continuano a chiedere: «Ma chi minchia è?». In ogni caso sarà questione di giorni e vediamo con quanta forza riusciranno a sventolare le sue due bandiere al vento.

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