Appalti truccati: in cella ex direttore di Ciampino

Lavori mai eseguiti o assegnati ad aziende amiche, dopo aver «gonfiato» i costi. La polizia ieri ha arrestato Sergio Lagnate, ex direttore dello scalo aereo di Ciampino, funzionari dell'Enac e un imprenditore, Massimiliano Mantovano, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti, falso e frode nelle pubbliche forniture. Gli accusati avevano costituito un'organizzazione che tra il 2009 e l'inizio del 2014 ha fatto in modo che i lavori eseguiti negli aeroporti minori del Lazio, in particolare Roma Urbe, fossero assegnati illegittimamente a società riconducibili all'imprenditore.
L'inchiesta è nata dopo la denuncia di un dipendente Enac nel 2012. Per il pm gli accusati gonfiavano «fraudolentemente» i costi dei lavori eseguiti per poi dividerli «assieme ai funzionari pubblici infedeli» come prezzo della loro «corruzione».

Sotto la lente degli inquirenti anche l'appalto per gli alloggi di servizio dell'aeroporto dell'Urbe, la costruzione della centrale idrica antincendio e l'assegnazione del completamento dell'impianto anti-intrusione per 140mila euro finito alla 2t Appalti. Legnante, affidando gli appalti a Mantovano, ottenne anche una piscina e la ristrutturazione della sua villa all'Axa.

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