“Attaccata dai postfascisti”. La solidarietà di Ilaria Salis a Donatella Di Cesare

L'eurodeputata si è esposta in favore della filosofa dopo la conferma della candidatura come capolista con Avs

“Attaccata dai postfascisti”. La solidarietà di Ilaria Salis a Donatella Di Cesare
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Dopo le indiscrezioni de il Giornale in merito alla possibile candidatura di Donatella Di Cesare nelle liste a sostegno di Pasquale Tridico, è stata la stessa professoressa di Filosofia dell'università La Sapienza di Roma a confermare. L'ha fatto con due lungo post, affermando di aver accettato l'invito di Avs di essere capolista con Mimmo Lucano. Ed è a seguito di quella conferma che è arrivata anche la "solidarietà" di Ilaria Salis, che un anno fa è stata candidata sempre da Avs al parlamento europeo per ottenere la liberazione della stessa dalle carceri di Budapest.

"I postfascisti la attaccano in modo pretestuoso — e quanto si rendono ridicoli, visti i tanti scheletri neri che nemmeno troppo velatamente custodiscono nell’armadio", si legge nel post pubblicato da Ilaria Salis sui suoi social, accompagnato da una foto insieme alla professoressa. "Il loro metodo (ne so qualcosa) è ben collaudato: becere campagne d’odio ad personam, costruite sul nulla o su episodi decontestualizzati e strumentalizzati, alimentate ad arte da media complici e da eserciti di troll e profili fittizi, con lo scopo di screditare l’avversario politico sul piano personale", prosegue Salis nella sua espressione di solidarietà nei confronti della filosofa. "Quando si tratta di contenuti, difendendo gli interessi di pochi contro quelli della maggioranza, lo sanno bene: più si espongono e più perdono consensi. Ecco perché la destra postfascista campa sistematicamente di menzogne e denigrazioni contro individui (in questo caso Di Cesare) o gruppi sociali (migranti, occupanti, attivisti), anziché misurarsi con i bisogni reali delle persone, soprattutto delle classi popolari", ha concluso Salis.

La possibilità della candidatura di Donatella De Cesare ha sollevato numerose polemiche per un vecchio tweet della filosofa dedicato alla brigatista Barbara Balzerani in occasione della sua morte: "La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malincuore un addio alla compagna Luna". Un anno fa, al momento della polemica, Di Cesare cancellò rapidamente il tweet e spiegò quelle parole ma ormai il tweet era stato visto e la polemica era fondata.



Oggi lei nega di aver "mai “elogiato le Br”, né “omaggiato” o “inneggiato” – né altri verbi usati con disonestà pretestuosa e con malafede senza limiti" e di non aver "mai avuto nulla, ma assolutamente nulla a che fare con le Br, con le loro scelte, con quella spirale di violenza distruttiva e autodistruttiva che ha mietuto vittime e ha ostacolato, anzi fermato, il movimento degli operai, degli studenti, delle donne. Quelli erano i tempi bui dell’eversione nera, delle stragi e dei possibili colpi di Stato e io ero con coloro che presidiavano le piazze, le fabbriche, le università, le scuole".

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