Politica

Barbara in campo per il papà: "Ma la politica non fa per me"

La figlia di Berlusconi a Ballarò: "Non è un criminale. Da vent'anni fanno di tutto per impedirgli di governare"

Barbara in campo per il papà: "Ma la politica non fa per me"

Roma - Se non in campo, anzi ufficialmente lo nega, Barbara Berlusconi, scende a bordo campo. E da lì urla tutta la sua indignazione per quello che stanno facendo al padre. «Non è un criminale», protesta. Per lei è una sorta di battesimo, quello di ieri. Intervistata in esclusiva da Andrea Scazzola per Ballarò, la primogenita del matrimonio con Veronica Lario rompe gli indugi e parla di politica. Già tirata in ballo da più parti come possibile candidata alla successione del padre, viste le ripetute ritrosie della sorella Marina, Barbara esclude però qualsivoglia mira nel palazzo: «Non è il mio orizzonte». Ma sono in tanti a leggere, nelle parole di Barbara, una specie di iniziazione. O quantomeno a dare un peso politico ai suoi ragionamenti. Pochi minuti di intervista ma pesanti. Ribadisce il concetto già espresso lo scorso 11 settembre, una decina di giorni dopo la sentenza della Cassazione che ha condannato il padre, quando disse: «Qualcuno cerca di rappresentare la storia di mio padre come quella di un criminale. Non è così - lamentò all'uscita della sede del Milan -. La sua è invece una storia imprenditoriale e politica. Si possono usare tanti aggettivi per descrivere Silvio Berlusconi, ma non quello di delinquente». Ieri, la replica: «Cercano di ribaltare la verità: la storia di mio padre non è la storia di un criminale». Ma questa volta Barbara Berlusconi va al di là dello sfogo familiare e graffia il Pd: «Penso che alcune forze politiche siano in totale confusione in questo momento. Se ritengono che Silvio Berlusconi sia un delinquente, per quale motivo hanno deciso di fare con lui gli ultimi due governi?». Domanda-bomba su largo del Nazareno.

Altra riflessione politica che scavalca i confini nazionali: «Gli errori li facciamo tutti - ammette - ma negli ultimi vent'anni nel panorama politico europeo non esiste leader contro il quale si sia fatto tanto per impedirgli di governare nonostante il consenso». Quindi arriva la testimonianza diretta sullo stato d'animo del padre: «Mio padre ritiene di aver fatto tanto per l'Italia e non vuole essere liquidato come un evasore. Per questo non si dà pace e io lo capisco».

Quasi riproducendo le differenti sensibilità all'interno del partito, la vulgata vuole che anche in famiglia ci siano atteggiamenti diversi: più falca Marina, spesso intervenuta a difesa del padre; più colomba Barbara, più restia a esternare. Eppure, da Barbara, arriva la smentita ufficiale: «Noi siamo tutti uniti nel sostenerlo - spiega riferendosi ai suoi fratelli - Non gli diamo consigli. Cerchiamo di stargli vicino». Un endorsement a Barbara arriva invece dall'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari: «L'ho conosciuta come studentessa qualche anno fa ed è una bravissima, appassionata e di una assoluta modestia. Non faceva assolutamente pesare il suo cognome. In politica potrebbe funzionare, meglio di Marina.

Marina mi dicono invece sia una brava amministratrice ma gli imprenditori veri vogliono comandare e non possono fare politica».

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