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I dissidenti leghisti scrivono a Salvini. Lui: "Su Vannacci ragioniamo"

In una missiva siglata da 21 ex parlamentari e dirigenti del Carroccio, le rimostranze alla linea politica sulle europee. "Dov'è finito il pragmatismo che ci ha sempre portati alla ricerca di collocazioni utili?"

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Una lettera dai toni garbati ma dai contenuti espressamente critici è arrivata nelle scorse ora sulla scrivania di Matteo Salvini. A sottoscriverla, una ventina di ex parlamentari, dirigenti e amministratori della Lega in dissenso con l'indirizzo politico intrapreso dal Carroccio. In vista delle elezioni dell'8 e 9 giugno prossimi, i firmatari hanno condiviso con "Matteo" la necessità di esporre "una serie di osservazioni di interesse per il futuro del nostro amato movimento". Le istanze sollevate riguardano sia valutazioni di carattere generale, sia specifiche questioni inerenti alle votazioni che ridisegneranno l'Europarlamento.

"Nonostante la storica affermazione elettorale conseguita, la Lega è stata relegata ad un ruolo residuale sia nell'assemblea parlamentare che nelle altre istituzioni europee", premettono nella missiva i dissidenti, lamentando un "isolamento politico" che - secondo loro - non avrebbe consentito al Carroccio "di incidere concretamente nella ricerca della soluzione a problematiche di interesse del movimento, siano esse di natura storica o attuale". Su tematiche come l’immigrazione, la qualità dell’alimentazione, l’agricoltura, le politiche ambientali, industriali e la sfida energetica - scrivono ancora i dissenzienti a Salvini - "riteniamo importante riuscire a dare risposte concrete ai cittadini, evitando l'appannamento dell'interesse degli iscritti e un affievolimento della loro partecipazione". Dunque, proseguono, "è inevitabile chiedersi dove sia finito il tradizionale pragmatismo che ci ha sempre portati alla ricerca di collocazioni utili al raggiungimento degli obiettivi".

Poi le rimostranze si concentrano sulle scelte della Lega in vista delle europee. Nel mirino degli ex eletti nel Carroccio sono finite in particolare le alleanze in Europa con Le Pen e i tedeschi di Alternative für Deutschland, non menzionati tuttavia esplicitamente. "La scelta per alcuni aspetti anche condivisibile, di non aderire ad una delle grandi famiglie politiche europee non può comunque portare la Lega a condividere un cammino con partiti e movimenti che nulla hanno a che fare con la nostra storia culturale e politica. Ci e ti chiediamo: perché abbiamo smesso di dialogare con forze autonomiste e federaliste, per accordarci con chi non ha la nostra naturale repulsione nei confronti di fasci e svastiche?", domandano con tono incalzante i dissidenti a Salvini.

Ancora più specificamente, i firmatari della missiva critica hanno bocciato la possibile candidatura del generale Vannacci con il Carroccio. "Siamo convinti che, se le indiscrezioni sulla candidatura nelle nostre liste di personaggi con forte marcatura nazionalista, totalmente estranei al nostro movimento, fossero veritiere, renderebbero ancor più difficile il perseguimento degli obiettivi storici del partito", si legge nel documento. E infine: "Auspicando di essere ascoltati, ci auguriamo dunque, di continuare come da sempre il nostro Movimento ha fatto, a condividere strategie comuni e sostenerle in modo concreto". Proprio in riferimento a Vannacci, però, lo stesso Salvini ha pronunciato alcune precisazioni. Intervistato a Belve, su Rai2, il leader della Lega ha chiarito di non condividere le affermazioni del militare sugli omosessuali. "Ho detto che condivido le sue battaglie sulla libertà di pensiero, ma per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, bisessuale, polisessuale… L'ultima delle mie intenzioni è entrare nella vita privata della persone", ha dichiarato il vicepremier. E alla domanda sulla candidatura alle europee del generale ha risposto: "Ci stiamo ragionando...".

Tra i firmatari del testo, visionato e riportato in alcuni stralci dall'Adnkronos, spiccano Cristian Invernizzi, già segretario Provinciale a Bergamo e deputato dal fino al 2022, Paolo Grimoldi Segretario Lega Lombarda dal 2015 al 2021, fondatore del coordinamento Federale Mgp, gli ex deputati Daniele Belotti, Jari Colla, Luca Paolini, ⁠Germano Racchella, l'ex viceministro allo sviluppo economico Dario Galli e tanti amministratori locali, tra cui l'attuale sindaco di Senago, ⁠Magda Beretta, ⁠Tiziano Belotti, sindaco di Rovato, ⁠Renato Pasinetti Sindaco di Travagliato, Andrea Monti (Lazzate), l'ex primo cittadino di Monza, Marco Mariani.

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