Il video rubato di Berlusconi: "Sono nelle mani dei giudici"

Il Cavaliere: "Il 10 aprile mi diranno se devo andare in galera, ai domiciliari o a fare non so quale servizio sociale"

Il video rubato di Berlusconi: "Sono nelle mani dei giudici"

In un incontro politico a Palazzo Grazioli, in cui ha nominato il nuovo Comitato di presidenza regionale di Forza Italia per la Basilicata, Silvio Berlusconi si è soffermato sulla giustizia e, in particolare, sulla sua vicenda personale. Uno dei presenti alla riunione, Nicola Becce, candidato alle comunali di Potenza, ha realizzato un video con il telefonino e lo ha postato su Facebook. Nel filmato si vede il Cavaliere attaccare duramente i magistrati di Milano. "Dopo il 25 maggio, se non mi mettono in galera prima mi invitate da voi e vengo giù da voi. Ho detto, se non mi mettono in galera perché io sto davvero vivendo il periodo più brutto della mia vita perchè dopo aver lottato per 20 anni per la libertà sono qui a difendermi da una mafia di giudici che il 10 di aprile mi diranno se mi mettono in galera o se mi mandano ai servizi sociali".

L'affondo, molto duro, arriva a poco più di un mese dal giorno (il 10 aprile) in cui il Tribunale di sorveglianza di Milano dovrà decidere sul suo conto dopo la condanna definitiva per il processo Mediaset. Dei quattro anni che gli sono stati inflitti come pena tre sono stati condonati: resta una pena residua di un anno, rispetto alla quale la difesa di Berlusconi ha presentato la richiesta per l'affidamento ai servizi sociali. Sarà il giudice a decidere. Nei giorni scorsi, intanto, i giudici non hanno concesso al Cavaliere di prendere parte al congresso del Ppe di Dublino (in programma il 6 e 7 marzo).

Berlusconi si sofferma anche sul Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Ho rappresentato attraverso persone vicine al capo dello Stato la ridicolaggine di aver un uomo della mia età, con tutto quello che nel passato ha fatto, un uomo di impresa, uomo Stato, uomo di sport, e affidarlo a una riabilitazione attraverso colloqui con assistenti sociali. Niente ha detto no, non ci sono le condizioni. Quindi hanno voluto farmi fuori e lo hanno fatto in una maniera determinatissima attraverso colpi di Stato".

Il leader di Forza Italia, dopo alcune battute (barzellette comprese) con i partecipanti alla riunione, torna su un concetto che più volte ha espresso in passato: "Nel '92-'93 la democrazia è stata sospesa da una magistratura completamente indipendente da ogni altro potere".

Accortosi che lo stavano filmando, chiede di spegnere la registrazione. Lo fa con ironia, tra le risate di tutti: "Perché se devo dire una parolaccia la dico". Non ha perso il buon umore il Cavaliere, anche se il momento che sta vivendo non è dei più facili.

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