RomaL'offensiva mediatica di Berlusconi continua. I dati in suo possesso segnalano l'analogo trend: Il Pdl è in ripresa. Si mormora di un 19%. Soltanto ieri gli ultimi sondaggi parlavano di un ulteriore punto guadagnato, soprattutto sul centro. Il quale, presumibilmente persa la candidatura dell'uomo forte-Monti, perde pure molto del suo appeal. Ecco perché l'umore del Cavaliere è buono, nonostante resti aperto il nodo Lega. Che in molti, tuttavia, danno per già risolto. Fonti interne giurano che soltanto intorno a Capodanno ci sarà l'ufficialità. Il patto si farà nonostante lo scoglio Albertini, candidato che pesca nel bacino d'utenza dei moderati. S'è provato a dissuadere l'ex sindaco di Milano dal correre per il Pirellone. Sforzi vani. Ma a Palazzo Grazioli si fa questo ragionamento: «Albertini pesca più che altro a sinistra, non nel centrodestra».
In ogni caso il Cavaliere è intenzionato a proseguire nella trattativa a oltranza sia con il Carroccio, sia con i siciliani Miccichè e Lombardo. Qualora il centrodestra vincesse in Sicilia, Lombardia e Veneto l'eventuale vittoria di Bersani potrebbe essere monca: senza il Senato. La linea del Cavaliere resta quella della massima esposizione su radio e tv. Oggi, alle 15, Berlusconi sarà ospite in diretta a L'arena di Massimo Giletti su Rai uno e verrà intervistato da Tgcom 24, in onda alle 14.30.
Non solo: sempre oggi, con l'obiettivo di oscurare la conferenza stampa di fine anno del premier dimissionario, il Cavaliere nel pomeriggio incontrerà la stampa a palazzo Wedekind.
Un duello a distanza con il Professore che ieri ha avuto un antipasto. In un'intervista a Studio Aperto, Berlusconi non è stato tenero con il governo, il cui epilogo è stato salutato così: «È finito un periodo di sospensione della democrazia; un'anomalia non prevista nei regimi democratici».
E sulla discesa in campo diretta di Monti, Berlusconi torna a bocciarne l'ipotesi: «Diventerebbe soltanto uno dei piccoli protagonisti. E i piccoli partiti (il Cavaliere pensa all'Udc di Casini, al Fli di Fini e a Italia Futura di Montezemolo, ndr), dovranno farne a meno». Nessuno sconto a Fini e Casini: «I piccoli partiti hanno tentato di avere Monti come punto di riferimento, ma dovranno farne a meno e sono disperati; hanno visto crollare i loro numeri nei sondaggi. Sembra che la gente si accorga di quello che hanno fatto fino a ora: i loro interessi. Ora si propongono di dare una mano e salire sul carro di Bersani e Vendola se vincessero».
Quindi torna a stroncare l'esecutivo tecnico: «Nonostante la retorica dei giornali e dell'Europa - graffia il Cavaliere - i risultati del governo sono tutti negativi; siamo in mezzo a una recessione gravissima e non c'è un dato positivo: è diminuito il Pil, sono diminuiti i consumi, c'è un milione in più di disoccupati, è crollato a meno 54% il mercato delle case e per quello delle auto siamo tornati indietro al 1979».
L'accusa: «Il governo Monti s'è appiattito alle politiche europee, germanocentriche». Non solo: «I risultati sono disastrosi. Pensavamo che potendo utilizzare i decreti a mani basse, contando su 50 fiducie in Parlamento che abbiamo votato anche quando non eravamo d'accordo, il governo avrebbe potuto fare molto. Invece non ha fatto nessuna delle riforme importanti e indispensabili. Non la riforma dell'architettura istituzionale; non ha ridotto il numero dei parlamentari; non ha fatto la riforma della giustizia. Hanno solo aumentato le tasse». Qualche dato: «Con l'Imu e le accise sulla benzina, oggi si paga 2.500 euro in più di tasse: due mensilità di un operaio». Insomma, «Non c'è nulla da salvare nonostante la stampa italiana ed europea sia inginocchiata davanti ai tecnici».
Alle prossime elezioni di febbraio il centrodestra avrà un alleato in più: è l'Alleanza di centro di Francesco Pionati (nella riproduzione il simbolo).
Il segretario annuncia che il suo partito è pronto «a fare la propria parte con liste in tutta Italia per le quali è già partita la raccolta di firme». Pionati guarda al futuro con fiducia: «Superato l'equivoco Monti il centrodestra ha tutte le carte per battere la sinistra e vincere le elezioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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