Sono partite le indagini dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità martedì all'ospedale San Raffaele, dopo le gravi criticità organizzative nel reparto cure intensive, emerse durante il fine settimana di Sant'Ambrogio. Si tratta delle prime verifiche per raccogliere dati e ricostruire quanto avvenuto. Fatti su cui già domenica la Rappresentanza sindacale unitaria dell'ospedale ha sporto denuncia e che hanno portato, lunedì, alle dimissioni dell'amministratore unico del San Raffaele Francesco Galli. Il 15 settembre il sindacato aveva già inviato una lettera -denuncia al ministro della Salute Schillaci, al presidente della Regione Lombardia Fontana e all'assessore al Welfare Bertolaso per denunciare la situazione «con gravi risvolti sulla continuità assistenziale e sulla sicurezza generale dell'ospedale». Ora la Procura aspetta la denuncia per aprire eventalmente un fascicolo.
Secondo l'assessore Bertolaso tra una decina di giorni si potrebbero già avere i pirmi riscontri delle indagini di Nas e Ats. «Per quel che ci riguarda, al massimo potrebbero arrivare sanzioni di natura pecuniaria o per quello che riguarda il rapporto contrattuale - ha spiegato Bertolaso- ma per noi il San Raffaele continua a essere un punto di riferimento, una colonna della sanità italiana, riconosciuta anche a livello internazionale». Detto ciò l'assessore ricorda di aver segnalato negli ultimi mesi più volte alla proprietà «situazioni che non ci convincevano per niente come i punti prelievo e gli ambulatori della mattina. Adesso si è cambiata strada, ci sono nuovi vertici».
«Il caso dell'Irccs San Raffaele di Milano, ospedale privato accreditato, non è un episodio isolato. Riteniamo indispensabile che l'esternalizzazione delle attività core venga vietata anche nel settore privato accreditato, così come già stabilito per il sistema sanitario pubblico» attacca Sabrina Negri, segretaria Fp Cgil Lombardia.
«Aspettiamo che ci venga puntualmente definito cosa è avvenuto e cosa può migliorare per poi definire le ricette da portare a termine» ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. Il sottosegretario ha parlato anche del problema dei contratti privati più bassi rispetto al contratto nazionale, che hanno portato alle dimissioni degli infermieri del San Raffaele: «Stiamo cercando di risolvere. Settimana scorsa c'è stato un incontro da parte del capo di gabinetto Mattei con le rappresentanze sindacali.
«L'evento verificatosi ha riguardato un singolo reparto ed è stato prontamente gestito: l'attività assistenziale del San Raffaele si è svolta e continua a svolgersi regolarmente, in condizioni di pieno ordine, controllo e sicurezza - la nota di Marco Centenari, neo ad e amministratore unico dell'IRCCS Ospedale San Raffaele-.
In qualità di amministratore mi sono immediatamente attivato affinché venissero adottate tutte le ulteriori misure utili a rafforzare i presidi organizzativi e di controllo e sarà mia responsabilità evitare che mai più si verifichino episodi che possano creare un minimo disagio ai nostri pazienti».