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Bonino: "Non accoglibile la richiesta d'asilo di Snowden"

Il ministro degli Esteri Emma Bonino: "La domanda non è accoglibile né sul piano giuridico né politico"

Bonino: "Non accoglibile la richiesta d'asilo di Snowden"

L'Italia chiude la porta in faccia a Edward Snowden, la "talpa" del Datagate. "Non ci sono le condizioni giuridiche - dice il ministro degli Esteri Emma Bonino - affinché l’Italia possa accogliere la sua richiesta di asilo". Il ministro ha parlato nell'audizione, davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali, Esteri e Difesa di Camera e Senato, sui rapporti con gli Usa a seguito delle rivelazioni dell’ex agente Nsa. La responsabile della Farnesina spiega che secondo la normativa italiana, in linea con quella di altri paesi europei, "la domanda di protezione interna deve essere presentata di persona alla frontiera e sul territorio nazionale". Snowden, invece, si è rivolto all’Italia attraverso un fax trasmesso all’ambasciata d’Italia a Mosca il 2 luglio scorso. E per questo dettaglio tecnico la sua domanda non può essere presa in considerazione. La stessa motivazione usata da altri paesi per giustificare il diniego. Ma oltre alle ragioni tecniche, l’asilo a Snowden per l’Italia "non è accoglibile neanche sul piano politico", ha spiegato la Bonino. "In gioco non c’è solamente il diritto alla privacy, ma soprattutto un bene intangibile come un rapporto di fiducia tra alleati. Per l’Italia gli Usa sono il principale alleato, preservare con Washington un rapporto di fiducia è nei nostri interessi nazionali. Vorrei inoltre che fosse chiaro che questa vicenda verrebbe a nuocere tanto gli statunitensi quanto noi".

"Se pensiamo agli eventi in Egitto, alla tragedia siriana, o alla Libia, la Tunisia, il Marocco, la Giordania e il Libano - dice Bonino - è evidente che con un Mediterraneo in fiamme non ci possiamo permettere divisioni tra Usa e Ue, fermo restando che finora si tratta di speculazioni giornalistiche senza prove concrete". Ma il no all'asilo politico nasce anche da motivazioni di carattere economico: "Non ci possiamo permettere - dice la Bonino - che le rivelazioni di Snowden mettano a rischio i negoziati sui trattati di libero scambio con Washington". Il Datagate, prosegue il ministro, "non va strumentalizzato né collocato in dimensioni che nulla hanno a che vedere con la natura del problema. Il Governo ha chiesto già domenica delucidazioni. Stesse richieste ha fatto l’Ue. Il presidente Barack Obama ha detto che le spiegazioni verranno messe a disposizione dei partner. Noi condivideremo con il Parlamento tutte le informazioni possibili oggi e nei prossimi giorni".

Bonino ha tenuto a precisare come "non vi sia stata alcuna forma di collaborazione o coinvolgimento dell’Italia, né siamo mai stati informati di tale sistema" di raccolta informazioni. "È importante - puntualizza la titolare della Farnesina - distinguere due piani: da una parte la strategia di sicurezza Usa e dall’altra gli eccessi, se confermati, di una prassi diffusa che anche come alleati non giudichiamo accettabili. Ad avviso del Governo l’accordo di libero scambio è però indispensabile per superare la crisi europea.

Penso inoltre che il caso Snowden sia un’ulteriore occasione per riuscire a dimostrare che sappiamo muoverci, come Europa, in modo unitario come partner globale degli Stati Uniti".

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