La Buvette

Bonus e aumenti, quanti regali per i parlamentari

Da Roma fino ad arrivare a Palermo, bonus su bonus. Tutti a spese nostre

Bonus e aumenti, quanti regali per i parlamentari

Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Mentre tutti sono concentrati sul festival della canzone italiana e gli occhi sono puntati su Sanremo i politici ne approfittano per farsi qualche regalino. Da Roma fino ad arrivare a Palermo. Bonus su bonus. Tutti a spese nostre. Si intende.

Il bonus occhiali

Tra i palazzi della politica gli onorevoli si muovono sottobanco e si regalano un altro bonus. Dopo quello per Pc e tablet arriva quello per gli occhiali. Sì, avete capito bene: un bonus da 300 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto. Visita oculistica compresa, ovvio. Uno scherzo? Assolutamente, è tutto vero. 300 euro da spendere entro il 31 dicembre di ogni anno. Si sa, sono tante le pagine da leggere e rileggere. Leggi, interpellanze, emendamenti, decreti. È quasi provato, un parlamentare rischia di accecarsi nel corso di una legislatura. Prevenire è meglio che curare. Sembrerebbe questa la ragione per la quale sono inserite nelle spese sanitarie rimborsate anche quelle effettuate dall'ottico di fiducia. Ma quanti ne ha visti “accecarsi” Augusto Cantelmi, giornalista parlamentare di lungo corso? C’è lo ha rivelato.

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In Sicilia si aumentano lo stipendio

Il lauto stipendio non basta? Ci chiediamo. Sicuramente non basta ai 70 parlamentari dell’Ars, a quelli siciliani. Pensate, si sono aumentati lo stipendio di ben 900 euro. Il motivo? Il caro vita. “L’adeguamento Istat”. Ma sapete già quanto percepiscono ogni mese? Ben 11.100 euro lordi. Ma non pensate anche voi che sia un vero e proprio insulto alla miseria? Un insulto a tutti quei siciliani che, con enormi sacrifici, a stento arrivano a fine mese? Anche perché se ci pensate (e lo dico da Calabrese) in Sicilia si vive dignitosamente anche con 1.100 euro al mese. Ma a loro non bastano gli oltre diecimila al mese. Vogliono di più, di più. Sempre di più.

E mentre l’Italia canta e commenta l’outfit di Chiara Ferragni sul palco dell’Ariston i politici fanno i propri interessi.

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