Tra pochi giorni Massimo Doris, 46 anni e una grande passione per lo sci, non sarà più soltanto l'amministratore delegato e quindi «l'uomo dei numeri» di Banca Mediolanum, ma anche il suo «volto» per tutte le famiglie che hanno affidato (o depositeranno) i propri progetti e risparmi nelle casse del primo istituto di credito «telematico» nato in Italia. L'idea di creare una banca sostanzialmente priva di sportelli è stata, infatti, di suo padre Ennio Doris, che nel 1982 espone il progetto alla Fininvest di Silvio Berlusconi. Inizia così il percorso imprenditoriale che ha portato a un gruppo specializzato nel risparmio gestito che oggi vale 4,7 miliardi in Borsa, ha 2.300 dipendenti diretti tra Italia ed estero e continua ad assumere.
Il passaggio generazionale in casa Mediolanum, di cui la famiglia Doris e Fininvest restano i soci di maggioranza, troverà la sua rappresentazione nel nuovo spot in onda dal 15 giugno. Dove appunto per la prima volta sarà Massimo Doris - e non più Ennio (classe 1940) a «parlare» al milione di clienti che già conta Banca Mediolanum e a cercarne di nuovi. «Mio papà sta benissimo e non ha alcuna intenzione di andare in pensione», premette il giovane banchiere. Ennio Doris resterà quindi amministratore delegato della capogruppo Mediolanum, presidente della controllata bancaria e continuerà a sedere nel patto di Mediobanca. Bastava però vedere Massimo arringare i 4.400 promotori finanziari del gruppo dal palco della convention dello scorso anno per immaginare quale sarebbe stato il prossimo passo. In prima fila ad osservarlo c'erano la sorella Sara, a sua volta presidente della Fondazione Mediolanum, e la madre Lina Tombolato. «Il cambio di testimonial vuole confermare l'idea di come Mediolanum continui a guardare al futuro, varando progetti di lungo corso», prosegue Massimo Doris.
Che da tempo è peraltro già l'interlocutore per il gruppo sia di investitori istituzionali e analisti, sia di Consob e Bankitalia. Ora sarà anche la «voce» dell'istituto per i piccoli risparmiatori: il nuovo spot, realizzato dall'agenzia Redcell, vede in particolare il banchiere interagire con alcuni cerchi azzurri e soluzioni tecnologiche. Evidente quindi, pur declinato, il richiamo all'idea della «banca costruita attorno a te», cioè attorno ai suoi clienti, che Ennio Doris ha impresso nell'immaginario collettivo girando nel 2000 la pubblicità in cui solcava con un bastone le sabbie di un lago salato in Sud Africa. Malgrado fosse il figlio del padrone, dopo la canonica esperienza nelle banche d'affari anglosassoni, Massimo Doris è entrato nell'azienda di famiglia dalla gavetta. Come semplice promotore finanziario, quindi il passaggio con crescenti responsabilità al marketing e alla rete di vendita, fino alla decisiva «palestra» spagnola, dove ha governato l'espansione in loco del gruppo, in vista del ritorno a casa. Dove ora l'aspettano la moglie Cinzia Alfonsi (figlia del patron della Fedrigoni) con i figli Alberto ed Anna. Sebbene Mediolanum sia uno dei pochi istituti a non aver quasi mai ceduto il passo sul fronte della raccolta (che anche a maggio è cresciuta sui ritmi di aprile), Massimo Doris invita a non guardare tanto agli obiettivi di breve termine, ma al fatto che il gruppo stia facendo oggi gli investimenti necessari per crescere nei prossimi 4-10 anni. Allo stesso modo la struttura di vertice si è completata con la promozione a direttore generale, carica finora ricoperta ad interim da Massimo, di Gianluca Bosisio. Nella bella stagione capita di incrociare Massimo Doris in sella alla bicicletta da corsa lungo le strade di Milano 3.
Uno sport che pratica con una costanza seconda soltanto a quella riversata sullo sci e sulle corde della sua chitarra elettrica. Il padre Ennio, anch'egli grande amante del ciclismo, l'ha «allenato» per anni. Ora tocca a lui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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