"Case e sport di base con i soldi di San Siro. Per il dopo Sala meglio le primarie"

Pa capogruppo Pd Beatrice Uguccioni: "No a veti dai Verdi. Azione in giunta? Profili prima dei partiti"

"Case e sport di base con i soldi di San Siro. Per il dopo Sala meglio le primarie"
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Beatrice Uguccioni, capogruppo Pd. La vendita di San Siro è stata una telenovela ma a giorni il Comune firmerà il rogito con i club. Come destinerete i 197 milioni?

«È stato un viaggio in parte lungo e tortuoso che ci ha portati comunque all'obiettivo. Ora faremo una delibera di iniziativa consiliare per individuare le priorità e trasformare la vendita in una concreta opportunità per la città. Sicuramente la riqualificazione degli spazi pubblici del quartiere e riteniamo importante investire sul tema casa, non strettamente a San Siro, terzo punto la questione impianti sportivi, soprattutto di base».

Si è parlato del restyling della piscina Argelati.

«L'assessore allo Sport sta già lavorando su questo tema, vedremo se servono anche fondi legati allo stadio o sono state individuate già risorse proprie».

Su San Siro sono esplose le polemiche dei Verdi, hanno posto una lista condizioni per restare in maggioranza e chiedono «un cambio di visione» da qui al 2027. Troverete un punto?

«Sullo stadio le posizioni erano chiare praticamente da 6 anni. Rispetto al tema del rilancio, di cui peraltro parla anche il Pd, il confronto è sempre aperto e le idee interessanti e da valutare, ma non accettiamo veti né sui temi né sulle persone. E ovviamente partiamo da quello che serve alla città e non dai posizionamenti dei singoli partiti. Questo vale per tutti».

Un veto l'hanno posto sulla vicesindaco Scavuzzo all'Urbanistica. Deve tenere la delega fino a fine mandato?

«La partita su San Siro era complessa e articolata ma ha impostato e gestito bene il lavoro, ancorché breve, aprendo un confronto con i gruppi e con un approccio di ascolto. Non vedo necessità di modifiche».

Resta una casella vuota in giunta, anche Azione rivendica un posto.

«Certamente l'assessorato all'urbanistica è corposo e non semplice da gestire. Mi sembra evidente che le altre deleghe ancora in capo a Scavuzzo (l'Educazione, ndr) dovranno essere trasferite. C'è un confronto aperto tra i partiti e a breve verranno fatte le valutazioni. Anche in questo caso, come dicevo prima, dovremmo sempre partire non dal singolo nome e partito ma dal profilo migliore che ciascuno può mettere in campo rispetto alla delega».

Carlo Monguzzi è già uscito dalla maggioranza come ha dichiarato?

«Bella domanda, al momento penso di no per il semplice fatto che è ancora all'interno del gruppo e Europa Verde fa parte della coalizione, forse dovrebbe chiarire ulteriormente».

Un obiettivo di fine mandato?

«Dare una spinta al tema casa, ed è necessario che anche il governo contribuisca, l'ultimo piano nazionale risale a Fanfani. Dobbiamo fare sinergia per realizzare alloggi in edilizia convenzionata per la fascia media».

Le «Famiglie sospese» lanciano sos, come se ne esce?

«La situazione è delicatissima e tutte le vie per trovare una soluzione sono positive a partire dal tavolo in prefettura. Dopodiché penso ci possano essere indicazioni anche da parte della Procura su come uscire da questo stallo. E situazioni simili, non in modo così eclatante, ci sono in altre città come Bologna, può essere utile un riordino complessivo della norma a livello nazionale».

Per il 2027 a sinistra si fanno i nomi di Majorino, Scavuzzo, Calabresi. Farete le primarie?

«Il toto nomi c'è sempre stato e ci sarà, non che

faccia particolarmente bene a chi si trova esposto o si espone. Le primarie possono essere un'opportunità anche per mobilitare i nostri elettori, soprattutto se sono di coalizione e non semplicemente all'interno del Pd».

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