Politica

Il Cav condanna la sinistra estrema: "Basta con le campagne d'odio"

Berlusconi preoccupato dopo la sparatoria: "Quando si scherza con il fuoco e con incitamenti all’odio poi succedono cose come questa". E invita ad abbassare i toni

Uno dei due Carabinieri rimasti feriti nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi
Uno dei due Carabinieri rimasti feriti nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi

Non fa alcun nome, Silvio Berlusconi. Eppure nelle sue parole c'è una ferma condanna a chi da mesi porta avanti una irresponsabile campagna d'odio contro la politica e contro la Casta. L'escalation ha trasformato le parole in pallottole. E la sparatoria di ieri mattina davanti a Palazzo Chgi è il risultato di un clima teso fomentato da quegli odiatori di professione che ogni giorno sparano ad alzo zero contro le istituzioni. Proprio per questo il Cavaliere ha invitato l'estrema sinistra ad abbassare i toni e a chiudere, quanto prima, la campagna d'odio.

"Quello di ieri è stato un fatto grave ma l’ordine pubblico, nonostante la forte crisi, non è stato in pericolo e mi auguro che non lo sia mai". Intervistato da Maurizio Belpietro alla Telefonata su Canale5, Berlusconi ha duramente condannato l'autore della sparatoria di ieri, ma ha anche invitato a guardare oltre al fine di individuare chi ha idealmente armato la mano di Luigi Preiti, il calabrese disoccupato che ha raggiunto Roma per ammazzare. "Volevo uccidere un politico", ha confessato l'uomo ai pm capitolini. A fronte di questa drammatica dichiarazione, Berlusconi ha voluto "stigmatizzare chi, dall’estrema sinistra, ha preso a pretesto il gesto di un uomo disperato per lanciare accuse deliranti alla politica e ai politici". "Quando si scherza con il fuoco e con incitamenti all’odio - ha insistito il leader del Pdl - poi succedono cose come questa". Durante l'intervista Berlusconi non voluto fare alcun nome, ma ci ha tenuto a osservare che la sparatoria di ieri è anche frutto del clima che si crea "quando si incitano le persone a dare l’assalto alle istituzioni, quando si inveisce contro tutto e contro tutti". "Il nostro pensiero deve andare ai due Carabinieri feriti, e la nostra solidarietà ai loro familiari", ha insistito il leader del Pdl invitando ancora una volta gli italiani a non cedere a campagne di odio.

"Io ne sono stato bersaglio per vent’anni - ha ricordato il Cavaliere - e ne ho conosciuto, purtroppo, le conseguenze".

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