Crosetto lancia l'allarme: "Non siamo pronti ad un attacco russo"

Il ministro denuncia la mancanza di investimenti nella difesa: "Venti anni non si recuperano in uno o due anni"

Crosetto lancia l'allarme: "Non siamo pronti ad un attacco russo"
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"Non siamo pronti né ad un attacco russo né ad un attacco di un'altra nazione": questo l'allarme lanciato da Guido Crosetto. Intervenuto a margine della presentazione a Roma del bilancio del tour mondiale del Vespucci, il ministro ha posto l'accento sulla mancanza di investimenti nella difesa negli ultimi venti anni: "La gente non vuole sentire parlare di necessità di difesa, ma io penso che il mio compito sia quello di mettere questo Paese nelle condizioni di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci. Non dico Putin, dico qualunque. Adesso non lo siamo perché non abbiamo più investito in difesa negli ultimi 20 anni. Quindi 20 anni non si recuperano in un anno, in due anni, tanto più con i ritmi di produzione che ci sono adesso".

Crosetto si è poi soffermato sulla nuova missione Nato per blindare il fianco orientale, la Sentinella Est. "Siamo presenti già adesso come 'sentinella' del fianco est dell'Alleanza, quindi siamo tra i primi contributori in assoluto della Nato sul fianco est" ha spiegato il ministro: "Noi abbiamo anche il fianco sud, e quindi il contributo dato finora è abbastanza. Se poi dovremo incrementarlo e ci verrà formalmente chiesto, perchè io fino ad oggi ho visto solo una dichiarazione di Rutte, ma non una formale richiesta all'Italia, decideremo. Per ora mi pare sufficiente il contribuito che diamo".

Nel corso del suo intervento ai microfoni dei cronisti presenti, Crosetto ha sottolineato che non c'è più tempo da perdere: "Non si affrontano così le crisi che stiamo vivendo.

Io mi auguro che ci sia un'accelerazione da questo punto di vista della comunità internazionale nelle prossime settimane, perché non abbiamo più tempo da perdere: il clima così, a fattori invariati, non può che peggiorare, è peggiorato e non può che essere drammatico per tutti noi". Il titolare della Difesa ha dunque aggiunto: "Abbiamo il dovere di fare qualunque cosa per invertire una rotta verso un dirupo che mi pare di vedere inarrestabile e sempre più veloce".

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