
La Nato ha lanciato l'operazione "Sentinella dell'Est" per rafforzare la difesa del suo fianco orientale, dopo la recente incursione dei droni russi nello spazio aereo polacco. "Aggiungerà flessibilità e forza alla nostra posizione e chiarirà che, come alleanza difensiva, siamo sempre pronti a difenderci", aveva spiegato soltanto poche ore fa il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Mark Rutte. Adesso è arrivato anche il via ufficiale dell'iniziativa per bocca del vicepremier e ministro della Difesa di Varsavia, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. "Difenderà la sicurezza dell'Europa", ha dichiarato l'alto funzionario della Polonia, parlando a una cerimonia per le celebrazioni della Giornata delle Forze Terrestri a Cracovia.
La risposta della Nato alla Russia
Sentinella dell'Est coinvolgerà una serie di risorse alleate e combinerà capacità tradizionali e tecnologie innovative, inclusi elementi progettati per affrontare le sfide associate ai droni. Gli alleati hanno annunciato lo schieramento iniziale delle loro forze. La Danimarca, per esempio, contribuirà con due F-16 e una fregata antiaerea, la Francia con tre Rafale ementre la Germania con quattro Eurofighter. Anche il Regno Unito ha espresso la propria disponibilità a fornire sostegno. "La Spagna parteciperà con risorse aeree alla nuova operazione di sicurezza che la Nato dispiegherà sul fianco orientale dell'Europa. Queste risorse si aggiungeranno a quelle già presenti in Lettonia, Lituania e altri Paesi e resteranno disponibili per tutto il tempo necessario. Putin non ci intimidirà", ha affermato il premier spagnolo Pedro Sanchez.
Al momento non sono emersi ulteriori dettagli. Sappiamo che l'operazione sarà flessibile, che garantirà una difesa mirata quando e dove necessario, che integrerà difese aeree e terrestri, e che aumenterà la condivisione d'informazioni tra i membri della Nato. Mosca, è il messaggio tra le righe fatto emergere dall'Alleanza Atlantica, dovrà da ora in poi pensare molto attentamente a quel che farà e come lo farà. Secondo alcune fonti sarebbe addirittura in corso una riflessione sulla possibilità di creare un'area cuscinetto - una specie di no-fly zone in scala ridotta - a cavallo fra Polonia e Ucraina. L'idea, in caso di una nuova sortita di droni russi, sarebbe quella di abbatterli prima che entrino nello spazio aereo Nato.
L'inizio di "Sentinella dell'Est"
Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha ringraziato gli alleati per il lavoro svolto nei giorni scorsi. "La loro attività nella notte tra il 9 e il 10 settembre è stata impressionante: compatibilità, operatività, perfetta combinazione di capacità. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato: le forze aeree del Regno dei Paesi Bassi, i nostri alleati italiani e della Repubblica Federale di Germania, tutti coloro che hanno dichiarato il loro sostegno, in primis gli Stati Uniti, i paesi nordici e baltici, tutta l'Europa occidentale, la Francia e il Regno Unito. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per la causa comune", ha dichiarato il ministro.
l messaggio è chiaro: i 32 alleati difenderanno ogni centimetro del loro territorio e un attacco a uno è un attacco a tutti. "L'imprudenza della Russia nei cieli lungo il nostro fianco orientale sta aumentando di frequenza. Abbiamo visto droni violare il nostro spazio aereo in Romania, Estonia, Lettonia e Lituania. Intenzionalmente o meno, è pericoloso e inaccettabile", rimarca Rutte. La missione è operativa fin da subito.
"Ci vorrà del tempo per mettere insieme tutto con i nuovi contributi che sono arrivati ma inizia immediatamente", riferisce il Comandante Supremo della Nato in Europa, il generale Alexus G. Grynkewich.