Crosetto: "La pace è nelle mani di Putin. Interferenze russe su Von der Leyen? Ho dubbi"

Il ministro della Difesa ospite a Quarta Repubblica: "Gaza? Nessun genocidio, ma le ultime azioni di Israele sono ingiustificabili"

Crosetto: "La pace è nelle mani di Putin. Interferenze russe su Von der Leyen? Ho dubbi"

Dalla guerra in Ucraina alla crisi in Medio Oriente, Guido Crosetto a tutto campo ai microfoni di "Quarta Repubblica". Il ministro della Difesa ha esordito soffermandosi sul presunto sabotaggio russo al segnale satellitare dell'aereo di Ursula von der Leyen: "Quanto è grave? È quasi la normalità, perché la guerra ibrida, gli attacchi hacker sono centinaia tutti i giorni quelli che subisce l'Italia, quelli che subisce ogni Paese occidentale ed europeo, così come sono migliaia gli elementi di disinformazione, attraverso Bot e l'intelligenza artificiale, quindi il tentativo di dare informazioni false e di muovere in qualche verso da una parte o l'altra l'opinione pubblica. Quindi, è una nuova guerra che si aggiunge alle altre guerre. Quella classica, commerciale, il furto della tecnologia, che non è una guerra combattuta con gli eserciti, con l'Aeronautica, con la Marina, ma è altrettanto potente e ha la possibilità di fare male". Ma Crosetto crede poco all'ipotesi di un coinvolgimento di Mosca: "Questo vedremo se è così. Sarebbe un innalzamento del livello, io qualche dubbio ce l'ho. Io non mi vedo la Federazione Russa far cadere l'aereo della von der Leyen. Mi vedo la Federazione Russa o gli hacker russi fare centinaia di attacchi alle nostre banche, ai nostri sistemi pubblici, ai nostri aeroporti, alle produzioni di energia, migliaia di Bot di disinformazione, il tentativo di fare racconti diversi dalla verità questo sì. Colpire un livello così alto politico, secondo me, non rientra nella strategia russa. Vedremo, poi pronto a ricredermi se sarà dimostrato il contrario".

Per quanto concerne la guerra a Kiev, Crosetto ha tenuto a ricordare che "la pace è nella mani di un solo uomo, che è Putin, che è quello che non vuole fare la pace, che non ha finora voluto fare la pace, che ha mosso per primo" la guerra. Il titolare della Difesa ha sottolineato che "sono gli atti che determinano che cosa vuole fare la persona". Gli europei hanno provato a trovare una soluzione, Donald Trump ha fatto tantissimi passi in avanti, così come gli ucraini: "Per cui se guardo gli atti reali, vedo che la Russia finora ha continuato a fare una sola cosa: non ha smesso di bombardare un solo giorno, non ha smesso un solo giorno di portare attacchi, non ha concesso tregua neanche per un giorno. Ha continuato a colpire, oltre agli obiettivi militari, gli obiettivi civili per spezzare la tenuta psicologica di un Paese e ha continuato con la guerra ibrida".

Sulle prospettive di pace Crosetto è netto, è stato fatto un passo in avanti "perché abbiamo formalizzato delle proposte di pace, perché Trump si è spinto molto avanti" con il "dare garanzie per queste pace alla Russia": "Perché Trump ha dato una considerazione alla Russia, che prima non aveva da parte dagli Stati Uniti. E quindi le ha ridato una 'legittimità', che è un punto importantissimo per Putin. E, nonostante questo, Putin avrebbe dovuto rispondere e non l'ha fatto. Suppongo che Trump in qualche modo si stia irritando. Ciò detto, quel tappeto rosso che Trump ha offerto a Putin è un tappeto rosso che poi a Shanghai aiuta Putin a essere ancora più forte".

Interpellato sul Medio Oriente, Crosetto ha bacchettato le ultime azioni di Israele: "Io considero una giusta risposta quella che ha fatto Israele all'inizio ad Hamas e considero sacrosanto dover estirpare Hamas, che è un cancro per Israele e per il popolo palestinese. Questa è la premessa. Ma tutto ciò non giustifica alcune cose che abbiamo visto negli ultimi periodi. E noi non possiamo giustificare un amico, perché è un amico. Perché se io applico i valori un giorno sì e un giorno no, non sarò mai credibile". Il ministro in quota FdI ha precisato di "non considerare un genocidio" quanto sta accadendo: "Ma tu non puoi pensare che i danni collaterali siano accettabili quando assumono le dimensioni che hanno assunto negli ultimi mesi. Lo penso, lo dico. Come me lo pensava l'ex ministro della Difesa israeliano Gallant, che considerava dal punto di vista militare l'operazione chiusa mesi fa. Non è un'idea mia". Una battuta anche sull'idea del Gaza resort di Donald Trump: "Io sono molto pragmatico. Prima c'è la tregua, poi c'è la pace, poi la gente inizia ad aver da mangiare, da bere e ad avere cure e poi si può pensare a un futuro".

Passando ai temi nazionali, Crosetto ha analizzato le elezioni regionali in programma il prossimo autunno: "Sono importanti le Regioni, perché hanno alcune competenze fondamentali, la sanità in primis, che sono fondamentali per la vita delle persone. Potere? No, non hanno potere, hanno molta più responsabilità di potere, perché la gestione della sanità è un dramma per ogni Regione". Non è mancata una stoccata alla sinistra: "Io non mi auguro che la sinistra con i patti o con le idee che ho visto scritte sui giornali riprenda potere da nessuna parte, perché io ci tengo a questo Paese e vorrei continuare a viverci. Un Paese amministrato con quegli obiettivi di programmi che ho visto scrivere in Toscana da una persona che mi sembrava saggia come Giani, accettando le proposte dei Cinquestelle, mi sembra la costruzione della tomba della nostra società, del nostro futuro e di qualunque speranza di futuro".

Infine, una battuta sulle tante voci di una sua candidatura a governatore: "Mi hanno offerto mille volte di candidarmi alla presidenza della Regione Piemonte e non mi sono mai candidato. Sono contento di Alberto Cirio che è l'attuale presidente".

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