D'Alema: Renzi si farà del male. E lui attacca: linguaggio intimidatorio

Il presidente del Copasir critica il sindaco di Firenze. Il portavoce di D'Alema smentisce. Ma Renzi contrattacca: "Linguaggio intimidatorio"

D'Alema: Renzi si farà del male. E lui attacca: linguaggio intimidatorio

La sfida tra Renzi e Bersani è sospesa. Adesso incombe quella tra il sindaco di Firenze e Massimo D'Alema, quest'ultimo sempre più agguerrito nei confronti del rottamatore. Secondo un retroscena pubblicato da La Stampa, il presidente del Copasir avrebbe riferito ai suoi colleghi di partito che "Renzi ha sbagliato e continua a sbagliare. Si farà del male. Sono stato a Matera per una iniziativa su Berlinguer: c’era il doppio della gente rispetto a quanta era accorsa ad ascoltare Renzi. Però i giornali non lo scrivono, perché rottamare il Pd conviene a molti".

E poi ancora: "La settimana scorsa Renzi è andato a Sulmona, in jet privato da Ciampino, poi una Mercedes. In camper c’è salito alle porte di Sulmona, ma quando è arrivato in piazza, tutti ad applaudire il giovane ribelle che "altro che auto blu, lui viaggia in camper"", avrebbe detto D'Alema.

Le critiche hanno scatenato le ire di Renzi, nonostante una nota del portavoce di Massimo D’Alema, Daniela Reggiani si sia affrettata a spiegare che"le parole che Federico Geremicca attribuisce a Massimo D’Alema in colloqui con amici, colleghi o collaboratori, non sono state mai pronunciate. Risponde, invece, al vero, la notizia che D’Alema è amareggiato per gli attacchi personali che gli sono rivolti e determinato ad impegnarsi nella campagna delle primarie".

Renzi non ha atteso un attimo a rispondere alle presunte accuse mosse da D'Alema. "È un linguaggio intimidatorio che non mi piace e che non mi aspettavo dal presidente del Copasir", ha detto il primo cittadino di Firenze in un videoforum su Repubblica.

it, aggiungendo che "D’Alema ha detto che a
Sulmona la settimana scorsa ci sono arrivato in jet privato e sono salito in camper solo alle porte della città? Sì, è vero, l’ho fatto per motivi di tempo, ma il jet me lo sono pagato di tasca mia" perché "sono andato al funerale di Piero Luigi Vigna, un pezzo di storia di Firenze, e non avevo altra possibilità che fare 40 minuti di volo. Ma tutte le spese della mia campagna sono online e trasparenti"
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