Dice agli operai: «Azienda fallita» E poi si impicca

Un imprenditore 57enne di Piove di Sacco (Padova) si è suicidato ieri legandosi un cavo elettrico al collo nella sede della sua azienda. Poco prima di compiere il gesto, prima della pausa pranzo, aveva riunito i dipendenti annunciando di essere costretto a chiudere a causa della mancanza di lavoro e delle troppe imposte da pagare. L'uomo era titolare di un'azienda che produce ruote per biciclette. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato intorno alle 14.00, appeso ad un ramo di un albero del giardino. Inutili i tentativi di rianimarlo dei medici del 118. Ai nostri uffici non si è mai rivolto e per quanto ci risulta non ha nemmeno mai avuto problemi con i dipendenti. Temo che questo gesto sia il risultato della paura di dover chiudere per mancanza di lavoro, purtroppo l'esito drammatico del difficile momento di crisi che stiamo vivendo». Così si è espresso Guglielmo Bazzato, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Sant'Angelo di Piove di Sacco (Padova), in merito alla vicenda dell' imprenditore si è suicidato nella propria azienda. Pare che l'uomo, prima di compiere il gesto estremo, avesse radunato tutti i dipendenti per spiegare che sarebbe stato costretto a chiudere perchè non c'era più lavoro e non riusciva più a pagare stipendi e tasse.

«L'azienda era sana, in ordine, non aveva problemi di insolvenza e fino ad oggi non aveva mai avuto difficoltà con i dipendenti - ha poi aggiunto il vicesindaco Chiara Benetazzo - forse si è visto costretto alla chiusura, senza più lavoro, e ha perso il controllo».

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