Dl Sviluppo, Passera:  "Abbiamo le risorse per dare fiato al Paese"

Il ministro dello Sviluppo, intervistato dal Corsera fa il punto sul decreto sviluppo e cerca di rispondere alle critiche sollevate dal Pdl

Dl Sviluppo, Passera:  "Abbiamo le risorse per dare fiato al Paese"

Tante resistenze. "Su tutto". Ma resistenze che verranno superate. Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ne è convinto. E lo dice in un'intervista al Corriere della Sera, all'indomani dell'approvazione del decreto sviluppo.

Passera è ottimista: "Ci sono misure e risorse per dare fiato al Paese". Ciononostante non ci sarà "nessuna scorciatoia". Niente bacchetta magica: "La crescita vera non si fa con gli annunci, schioccando le dita".

A scrivere il decreto Sviluppo ci sono voluti "mesi di lavoro e riforme profonde". E l'impegno del governo continua. Non esistono dunque le fasi 1 e 2 di cui si è parlato nei giorni scorsi e su cui si era espresso anche il premier Mario Monti, sottolineando come da parte dell'esecutivo ci fosse piuttosto una continuità nell'azione, volta a far ripartire la crescita.

Il ministro si sofferma anche sulla questione sollevata dal segretario Pdl Angelino Alfano, che ieri aveva contestato le cifre fornite dal governo. Alfano aveva fatto notare come degli 80 miliardi che si sarebbero dovuti mettere in moto con il decreto soltanto uno fosse "reale". Lo stanziamento degli altri 79 non è sicuro. Passera abbozza una risposta e spiega che "almeno una quarantina di miliardi" verranno da "project bon, cambiali finanziarie, obbligazioni". Mentre la restante metà del pacchetto è una "stima degli effetti economici" dervianti da "interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico, dal Piano Città, dai progetti finanziabili dal nuovo Fondo per la crescita sostenibile, dalla defiscalizzazione in campo infrastrutturale, dallo sblocco di molti cantieri energetici". 

I prossimi dossier sul tavolo del ministro? "Agenda digitale, misure per le start-up entro l'estate e i cantier della Salerno-Reggio Calabria entro il 2013".

Ed entro il prossimo anno "si potranno rendere liquidi 20-30 miliardi" per i pagamenti della p.a. L'intervista si chiude con una domanda che ormai è un tormentone. Per Passera un futuro in politica? Il ministro tergiversa.

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