Il mito della Costa azzurra ha sempre affascinato vip, politici e imprenditori. Tra questi cè anche Carlo Rossella, giornalista e presidente di Medusa, un habitué del paradiso doltralpe, visto che ogni estate trascorre le sue vacanze a Saint Tropez.
Cosa ne pensa di questa super tassa?
«Xenofobia finanziaria».
Addirittura?
«Sì. Ormai la Francia fa qualunque cosa che possa danneggiare gli italiani. Noi andiamo da loro, gli compriamo le case, gli paghiamo gli affitti, teniamo in piedi gran parte della costa azzurra».
E questo è il ringraziamento, dice lei
«Esatto. Se aumenti la tassa anche per i francesi va benissimo, altrimenti è ridicolo, è solo una misura contro gli stranieri: xenofobia finanziaria, per l'appunto».
Ci sarebbe anche il rischio di colpire fortemente il turismo?
«Certo. Ci può essere un calo e tra l'altro i francesi sanno benissimo che gli unici che sono proprietari di una casa lì sono soprattutto gli italiani».
E quindi che succederà?
«A questo punto meglio cambiare posto».
Soluzione drastica.
«Eh sì. C'è la Croazia che è un concorrente pericoloso per la Francia, e poi c'è la Grecia, dove sono diminuiti i prezzi delle abitazioni».
E che ne sarà del mito di Saint Tropez?
«Saint Tropez è un'isola felice, ma ultimamente nella parte meridionale della Costa azzurra si assiste a una cementificazione incredibile».
Ma secondo lei andrà in porto questa misura?
«Oggi tutto va in porto, gli Stati per fare soldi tassano quello che vogliono. E poi ormai a Sarkozy non importa nulla della Costa azzurra».
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