La sindaca tira fuori il sessismo, indegno show Garlasco e il Var: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: l'impronta di Andrea Sempio su Chiara Poggi, l'omicidio mediatico e Jurgen Klopp

La sindaca tira fuori il sessismo, indegno show Garlasco e il Var: quindi, oggi…

- In Italia c’è questa ossessione per gli allenatori di calcio. Adesso la Roma sogna Jurgen Klopp. Allora, anche fosse vero, cari cugini romanisti, pensate davvero che la guida tecnica possa fare miracoli? Sì, certo: il Leicester insegna che a volte accadono. Ma ciò che serve veramente, più di un quotatissimo allenatore, sono giocatori che sappiano stoppare la palla e buttarla in rete. Neppure a Mourinho o a Sarri è riuscito il miracolo di far risollevare due società che, ancora, per oggi, restano da realtà provinciale.

- Repubblica oggi scrive che il fratello di Chiara Poggi, Marco, sarebbe convinto dell’estraneità di Andrea Sempio. Invece ieri, semore Repubblica, diceva che era pieno di dubbi. A chi credere? Mah.

- Ma vi rendete conto quanto è grave questa storia della presunta impronta di Andrea Sempio sul sangue di Chiara? Se è davvero la sua e non è stata presa in considerazione in passato, sarebbe gravissimo. Se invece finirà col contare poco o nulla (il Ris di Parma la ritennero “di nessuna utilità”), il fatto che la Procura (o chi per loro) abbia fatto trapelare al Tg1 questo dettaglio è gravissimo: vi ricordo che Sempio è, per legge, innocente fino a prova contraria. Non potete distruggerlo mediatamente così ancor prima del processo.

- Sapete qual è il dramma per Elly Schlein? Che ora si parla solo di Garlasco e nessuno si fila i Referendum.

- Non è vero, come vanno dicendo molti, tra cui Massimo Mauro su Repubblica, che il Var sta rovinando il calcio. Semmai è vero il contrario: il sistema calcio è talmente indecente che non sa manco utilizzare la tecnologia. Il pallone è l’ultimo sport ad aver introdotto l’instant replay: il basket, la pallavolo, il tennis tutti lo usano senza problemi. Hanno fissato delle regole e non contestano le scelte arbitrali ad ogni benedetta occasione. La verità è che sul rigore di Bisseck il direttore di gara sul momento può anche aver valutato male la tipologia di tocco di mano, pensando fosse non sanzionabile, ma la verità vera è che il Var ha corretto un errore che avrebbe compromesso il campionato: quello è rigore, punto. Se poi a Lecce all’Inter non è stato dato un penalty simile, quello è un problema dell’Associazione arbitri che - evidentemente - non insegna bene ai suoi uomini a valutare le situazioni. Il Var, in sé, non decide nulla. È solo un aiuto: l’errore sta tutto nell’aver inserito quel gruppetto di arbitri che guarda alla tv le azioni. Sarebbe stato sufficiente far andare il direttore di gara allo schermo ogni volta che c’è una decisione dubbia. E magari lasciare agli allenatori il diritto di chiedere una revisione Var per ogni tempo di gioco. Ma ci vuol cervello, per pensare le cose fatte per bene. E spesso da quelle parti la materia grigia latita.

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Cosa vi avevo detto ieri? Che prima o poi la sindaca di Merano, quella che ha rifiutato di indossare la fascia tricolore, avrebbe accusato l’ex sindaco di averle tratto una trappola. Ero sicuro che ci avrebbe infilato qualcosa sul “sessismo”, e ci sono andato molto vicino. Dice oggi la Zeller che non rifarebbe quello che ha fatto, “ho torto ma avevo ragione”, e poi la butta sul maschio bianco brutto e cattivo. “Mi sono opposta a un gesto provocatorio, teso a presentarmi come una bambina infantile obbligata ad ubbidire a un esperto uomo maturo”. Capito? Si è opposta a un gesto “provocatorio” e “prepotente" di “un esperto uomo maturo”. Cioè: le ha messo la fascia da sindaco e sarebbe maschilismo? “Se al mio posto ci fosse stato un nuovo sindaco di sesso maschile, il mio predecessore non lo avrebbe affrontato fisicamente in modo tanto invasivo, pretendendo l’obbedienza pubblica a un ordine”. Ragazzi, siamo oltre l’immaginabile.

- Quindi oggi tutti quelli che erano convinti che Alberto Stasi fosse colpevole sono adesso stra-certi che ad uccidere Chiara Poggi sia stato Andrea Sempio. Succede, quando si scambia CSI-Garlasco per la realtà dei fatti. E attenzione: non sto dicendo che io “so” chi è stato. Dico solo che Andrea Sempio deve ancora affrontare, se li affronterà, tre gradi di giudizio. Ma noi gli abbiamo già piazzato l’impronta accanto al cadavere, rovinandogli ormai la vita per sempre. Anche se fosse innocente.

- Domanda: ma perché, in questa fase, una informazione così importante come l’impronta di Sempio ritrovata chissà dove andava fatta circolare sui media? Perché? Qual è lo

scopo, se non mettere pressione a un presunto innocente? Ribadisco quanto affermato già nei giorni scorsi. Garlasco sarà la Caporetto della giustizia. Vada come vada, rovineranno (o hanno già rovinato) la vita ad un indagato.

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