La gaffe dei vescovi che tradisce la sorpresa del conclave ribaltato

La Cei si congratula con Angelo Scola, poi rettifica. Ma Bergoglio non è un outsider: intorno a lui subito un grande (ma invisibile) consenso

La gaffe dei vescovi che tradisce la sorpresa del conclave ribaltato

Bisogna ammetterlo: quasi tutti i giornali del mondo hanno toppato. Jorge Mario Bergoglio papa, a 76 anni, con un polmone solo e senza grancassa mediatica nazionale o estera era pronosticato da pochissimi. Ieri un grande quotidiano italiano ha pubblicato una paginata con 10 papabili in cui il cardinale osteggiato dai Kirchner non compare nemmeno per sbaglio. Eppure l'arcivescovo di Buenos Aires non è un outsider. Un Pontefice eletto al quinto scrutinio, in appena 26 ore di conclave, non è l'uomo che spunta all'improvviso e batte in volata gli avversari.
Il nuovo Papa era un candidato forte, partito forte e cresciuto voto dopo voto. È entrato nella Sistina con un pacchetto consistente di voti, probabilmente quelli degli americani che potrebbero aver fatto corpo unico tra nord e sud e quelli di altri cardinali del Terzo mondo. Bergoglio è infatti molto attento ai temi della povertà e del sottosviluppo.
Bergoglio è ben conosciuto dai cardinali di tutto il mondo per la sua vita ascetica e di preghiera e il grande affetto che il popolo argentino nutre per lui. Otto anni fa era stato l'unico vero concorrente di Joseph Ratzinger, e anch'egli aveva progressivamente accresciuto i propri consensi toccando i 40 voti, poi scesi a 26 nello scrutinio decisivo, il quarto. Papa Francesco è una sorpresa per tutti, fuorché per coloro che sedevano con lui nella Cappella Sistina.
In Vaticano sapevano che nelle congregazioni si era formato un consenso attorno a Bergoglio. Padre Federico Lombardi più volte aveva detto che sarebbe stato «un conclave breve». Due giorni, martedì e mercoledì; poco più di 25 ore di clausura totale, dalle 17,30 dell'«Extra omnes» alle 19,06 della fumata bianca; un solo scrutinio in più di quelli che insediarono Benedetto XVI, che partiva come uomo forte.
Padre Lombardi, che ieri sera ha tenuto una conferenza stampa molto emozionato per il primo Papa gesuita (il suo stesso ordine religioso), in mattinata aveva lanciato un altro segnale inequivocabile: «Messa di inizio pontificato il 19 marzo? È una buona ipotesi, e non aggiungo altro». Per organizzare una cerimonia imponente, alla quale parteciperanno delegazioni da tutto il mondo oltre che una massa di fedeli, occorrono almeno quattro o cinque giorni di preparativi. Detto, fatto: fra cinque giorni Papa Francesco entrerà nella pienezza dei suoi poteri.
Il portavoce vaticano aveva anche sottolineato a più riprese la compattezza del sacro collegio mentre i media di tutto il mondo insistevano a rappresentare i cardinali divisi in fazioni, curiali contro diocesani, riformisti contro conservatori, paladini della trasparenza contro i «cattivi» attaccati al potere. Non si può eleggere un Papa al quinto scrutinio con i due terzi degli elettori se non c'è un'unità sostanziale già all'origine.
I grandi sconfitti sono i porporati più quotati alla vigilia. Il brasiliano Odilo Pedro Scherer, il canadese Marc Ouellet e l'italiano Angelo Scola, arcivescovo di Milano, doveva avere una quarantina di voti. Evidentemente ne ha raccolti molti meno e la sua corsa dev'essersi fermata abbastanza presto. Non tanto presto, tuttavia, da impedire una stranissima gaffe alla Conferenza episcopale italiana. Evidentemente i vescovi sono stati colti di sorpresa come tutti, forse di più. Nel testo del comunicato inviato via mail a pochi minuti dall'«Habemus Papam» viene salutata «la notizia dell'elezione del Card. Angelo Scola a Successore di Pietro». Nella nota allegata alla mail, invece, al posto del nome di Scola c'è quello corretto di Jorge Mario Bergoglio.

Semplice lapsus oppure qualcosa è accaduto nel conclave da indurre all'errore?
Papa Francesco comunque accoglie tutti a braccia aperte, compresi i giornalisti. Sabato ha fissato un'udienza per gli oltre cinquemila accreditati che si svolgerà nell'Aula Nervi, dove in questi giorni è allestito il Media Center.

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