GOVERNO CERCASI Lo scenario

RomaFiducioso «per forza», ottimista per mandato, Giorgio Napolitano, nonostante l'aria che tira, spera ancora in un accordo Pd-Pdl. «Ci vuole unità per il bene del Paese, perché bisogna dare continuità alle istituzioni democratiche». Ma adesso Pier Luigi Bersani si deve dare una regolata. «In questo momento - spiega il presidente - si sente il bisogno di una piena adesione all'interesse generale dell'Italia». E se davvero vuole arrivare a Palazzo Chigi, il segretario del Pd la smetta di chiudere le porte al Cav e accetti le larghe intese.
Giornata piena per il capo dello Stato. Mattinata alle Fosse Ardeatine, poi in volo fino a Pisa e in auto su per i tornanti sopra la Versilia, fino a Sant'Anna di Stazzema dove incontra il presidente tedesco Joachim Gauck e ricorda insieme a lui la strage compiuta dai nazisti. Un viaggio lungo e faticoso, che però è una passeggiata rispetto agli sforzi del Quirinale per mettere in piedi un governo. «Non potevo finire il settennato in modo migliore - dice - il mandato va chiuso anche politicamente ma quello è più difficile che arrivare qui a Sant'Anna».
Bersani è atteso sul Colle a metà della prossima settimana: ce la farà a trovare i numeri e a ottenere l'incarico pieno? O sarà costretto a passare la mano? Di un altro voto anticipato il presidente non vuole nemmeno sentire parlare perché presto, assicura, avremo un governo. «Non si può essere altro che fiduciosi, bisogna essere fiduciosi per forza». Non è chiaro se si tratti di un esorcismo o di una reale possibilità, però la «speranza» del capo dello Stato non sembra solo di facciata. Napolitano cataloga infatti come mosse tattiche gli attacchi e le polemiche delle ultime ore e ritiene che il clima possa migliorare. I toni da stadio del fine settimana servono per trattare in posizione di forza ma poi arriva il momento del negoziato. Certo, se poi il segretario del Partito democratico si decidesse a cambiare rotta, sarebbe tutto più facile.
Si apre dunque una settimana cruciale, in cui la partita del governo s'intreccerà fatalmente con quella del nuovo capo dello Stato. Si troverà un'intesa complessiva? Napolitano si chiama fuori ancora una volta.

«Sto per concludere il mio mandato - annuncia a Sant'Anna - questa è probabilmente l'ultimo atto pubblico che compio e sono felice che sia questo, non ce ne poteva essere uno migliore». «No, resti presidente», gli dice una donna. E lui: «Grazie, ma a 88 anni gli straordinari non sono ammessi». Probabilmente.

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