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"Governo contro i lavoratori". Crisi di nervi della sinistra sul Cdm del 1° maggio

Nicola Fratoianni va completamente in tilt nel commentare la scelta del governo di varare il taglio del cuneo fiscale proprio nella giornata delle Festa del Lavoro

"Il governo è contro i lavoratori". Crisi di nervi della sinistra sul Cdm il 1° maggio

Oramai l'obiettivo storico della sinistra rimane, tutti gli anni, sempre ossessivamente lo stesso: non solo il 25 aprile, ma anche il 1° maggio deve rimanere una sua vetrina esclusiva. La convocazione del Consiglio dei ministri - che verrà dedicato tutto al varo di misure a favore dei lavoratori - proprio nella giornata in cui celebra la Festa del Lavoro ha infatti mandato completamente nel pallone l'opposizione. Quasi come se l'annuncio da parte di Giorgia Meloni costituisse una sorta di oltraggio politico per chi vorrebbe tenersi quella ricorrenza tutta per sé. Una vera e propria lesa maestà per i più estremisti.

Il presidente del Consiglio era stato molto chiaro nell'intervista rilasciata a Milano Finanza: "Crediamo che i primi a dover dare l'esempio debbano essere quelli come noi che, in fondo, sono dei privilegiati – ha sottolineato Meloni -. Dunque ho deciso di tenere un Cdm in questa giornata dove tanti italiani saranno comunque sul posto di lavoro. Tra le forze dell'ordine, tra chi si prende cura dei malati negli ospedali, nei trasporti, nei ristoranti, negli alberghi, nei luoghi della cultura. Compresi i tecnici impegnati in Piazza San Giovanni nel Concertone del Primo Maggio". Apriti cielo. Ma come si permette il governo a lavorare anche nel giorno della Festa del Lavoro?

Il delirio di Fratoianni contro il Cdm

È questo che, con un risultato a dir poco comico, sembrerebbe chiedersi Nicola Fratoianni. Il segretario nazionale di Sinistra Italiana replica in maniera particolarmente stizzita a questa decisione dell'esecutivo, dando forma a un 'minestrone' di concetti che passa per le accuse a Ignazio La Russa e si conclude con la "condanna" del cdm in vista del 1° Maggio. Leggere per credere.

"Un giorno i musicanti delle Ss, poi la Costituzione A-Fascista, e ancora l'invasione dei migranti, poi la caccia all'orso, poi il 25 Aprile per la seconda carica dello Stato a Praga. E così via con sparate più o meno grandi per la maggior parte dei ministri. Ed ora - sottolinea il parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra - pure il Consiglio dei Ministri il 1° Maggio, immagino per comprimere o distruggere altri diritti del lavoro. Più che un governo ed una maggioranza parlamentare, la destra del nostro Paese sembra una casa di produzione Tv intenta ad organizzare una controprogrammazione rispetto alla realtà e a quello che vivono quotidianamente i cittadini italiani".

Ecco, Fratoianni immagina (anzi, sembra quasi sperare) che il cdm comprimerà i diritti dei lavoratori da lui difesi, mentre accadrà esattamente l'opposto: ovvero taglio del cuneo fiscale che porterà più soldi nelle buste paga dei lavoratori con redditi medio-bassi.

Ma, evidentemente, non è una misura particolarmente gradita a uno che ha sempre avuto talmente a cuore i diritti dei lavoratori tanto da avere fatto eleggere in Parlamento Soumahoro.

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