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Il governo Renzi ha giurato al Quirinale

Il nuovo governo è nella pienezza dei poteri. La prossima settimana in Parlamento per la fiducia

Il governo Renzi ha giurato al Quirinale

Matteo Renzi ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. E' il ventisettesimo Presidente del Consiglio dal dopoguerra. Il governo è ora nella pienezza dei poteri. Anche se, per essere pienamente legittimato, come previsto dalla Costituzione, dovrà ottenere la fiducia dalla Camera e dal Senato. Dopo il capo del governo hanno giurato tutti gli altri ministri, tranne il responsabile dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che sta rientrando dall'Australia. A seguire strette di mano, foto di rito, auguri e un breve brindisi. Poi tutti a lavoro. Al giuramento al Quirinale erano presenti, in qualità di testimoni, il segretario generale della Presidenza della Repubblica, consigliere di Stato Donato Marra, e il consigliere militare del Presidente della Repubblica, generale Rolando Mosca Moschini. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Padoan presterà giuramento successivamente nelle mani del Capo dello Stato.

Gelo al passaggio di consegne

Letta e Renzi, come sempre fatto dai loro predecessori, si sono stretti la mano mentre il suono di una campanella ha sancito il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo premier. Tutti hanno notato l'estrema freddezza di Letta, in uno scambio di consegne rapidissimo e gelido. La consegna del simbolo delle riunioni del Consiglio dei ministri e poi ognuno è andato per la sua strada. Letta è sceso nel cortile d’onore, accolto dal picchetto militare, ha messo una mano sul cuore ed ha salutato i dipendenti della presidenza del Consiglio che lo hanno applaudito dalle finestre interne. Renzi è entrato nella sala del Consiglio e ha iniziato a lavorare coi suoi ministri.

L'incontro tra i due è avvenuto dopo pochi giorni da quel fatidico 13 febbraio scorso, quando nella direzione nazionale del partito democratico si era consumata la rottura, tutta interna al partito democratico. Da quel giorno il sindaco di Firenze è andato spedito verso la formazione del nuovo esecutivo, mentre l'ex primo ministro, tenendo un profilo basso, non ha mai commentato né rilasciato dichiarazioni sulle vicenda, limitandosi a prendere atto della fine del suo governo. Una fine brusca che, a giudicare da quanto trapelato oggi dal suo volto, non ha ancora digerito.

Il governo lunedi in parlamento

Lunedì alle 14 in aula al Senato e martedì alle 14,30 in aula alla Camera. Il premier entrerà fra due giorni in parlamento per la fiducia. Il voto di fiducia del Senato è previsto lunedì entro le 19-20. La Camera terrà una no stop martedì. Ma già lunedì pomeriggio, subito dopo aver presentato il programma di Governo a palazzo Madama, Renzi farà il suo ingresso in aula anche alla Camera per consegnare il testo del suo discorso.

La famiglia Renzi al gran completo

Erano vestiti di verde, bianco e rosso i figli di Renzi, presenti nel Salone delle Feste del Quirinale insieme alla moglie Agnese Landini. Il figlio più grande indossava un maglioncino rosso, quello di mezzo un maglioncino verde e la piccola Ester una camicetta bianca con un cardigan nero.

La signora Agnese, invece, era in grigio.

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