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Il grasso: «Una vera umiliazione, io mi sarei vergognato da morire»

Viaggia in aereo da settant’anni e pesa la bellezza di cento chili, ma Paolo Villaggio non si è mai trovato nella situazione della passeggera dell’Easyjet.
Cosa avrebbe fatto al posto della signora?
«Mi sarei vergognato da morire. Non posso credere che l’abbiano costretta a dichiarare il peso o, ancora peggio, a pesarsi davanti a tutti. Devo ricordarmi il nome della compagnia, Easyjet, in modo da non sceglierla mai per i miei viaggi».
Easyjet non è la sola a far pagare due biglietti ai passeggeri in carne...
«In carne è un modo carino per dire gente con un culo sproporzionato? Perché il punto è questo: per occupare due posti bisogna averlo proprio voluminoso».
Così sembrerebbe. Sta di fatto che la passeggera è partita in macchina.
«Immagino abbia un tir! Già che era all’aeroporto, però, poteva farsi imbarcare coi bagagli. Anzi, farsi prima fasciare dai rulli di sicurezza per le valigie e poi imbarcarsi tutta compressa. Sto scherzando, ovviamente».
Parlando seriamente?
«Trovo l’episodio sgradevole, imbarazzante, una vera umiliazione.

Comunque sarebbe stato peggio se al posto di un Bari-Roma fosse dovuta partire per la Polinesia».

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