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II sindaco leghista alla banda: "Non suonate l'inno di Mameli"

A Martinengo, nella Bassa Bergamasca, Paolo Nozza ha intimato alla banda del paese di non suonare l’Inno in occasione dell’inaugurazione dell’antico Filandone ristrutturato

II sindaco leghista alla banda: "Non suonate l'inno di Mameli"

È polemica a Martinengo, nella Bassa Bergamasca, dove il sindaco leghista Paolo Nozza ha intimato alla banda del paese di non suonare l’Inno di Mameli in occasione dell’inaugurazione dell’antico Filandone ristrutturato. Il primo cittadino ha fatto scrivere alla banda attraverso la sua segreteria: "Siete invitati a suonare alla cerimonia di inaugurazione del vecchio filatoio, però non dovete eseguire l’inno di Mameli".

Il Corpo musicale Sant’Agata, istituito a Martinengo nel 1840, ha dunque eseguito altri brani, così come richiesto dal primo cittadino. L’antico Filandone, corpo di fabbrica del 1870, compare tra l’altro in alcune scene de ’L’albero degli zoccolì del bergamasco Ermanno Olmi. "Non ho nessuna preclusione verso l’inno di Mameli, ma ho solo chiesto di spaziare in un repertorio che non fosse solo istituzionale", si difende Nozza. Nessuno stupore per la richiesta, invece, da parte del direttore del Corpo musicale Sant’Agata, che commenta: "È la prima volta che riceviamo una direttiva di questo tipo, anche se, a dire il vero, alla lettura della mail non ci siamo stupiti più di tanto.

Mi sono riunito con il Consiglio direttivo della banda e insieme abbiamo deciso di partecipare all’evento e di osservare quanto richiesto dal sindaco".

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