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Italiani nelle grinfie del fisco

L'obiettivo di Equitalia per il 2012 è di aumentare del 25% le entrate attraverso la lotta all'evasione. La maggioranza: "Usare queste risorse per abbassare le tasse"

Italiani nelle grinfie del fisco

"Siamo solo ad aprile e per i dati è ancora presto, ma sul fronte delle entrate del recupero dell'evasione i primi segnali sono positivi e ci sono anche segnali di entrate aumentate derivanti dalla autotassazione". Parola del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che vuole mettere sotto torchio i contribuenti italiani. Se nel 2011 le somme incassate da Equitalia sono cresciute del 15,5% rispetto all'anno precedente, nel 2012 il Fisco punta a riscuotere il 25% di tasse in più.

Giovedì scorso la maggioranza è riuscita a ottenere che le risorse incamerate dalla spending review e dalla lotta all'evasione vengano destinate alla riduzione delle tasse sui "redditi da lavoro e da impresa". In compenso, il presidente del Consiglio Mario Monti ha già fatto sapere che quest'anno punta a riscuotere almeno 15 miliardi di euro. Una cifra da capogiro che rischia di far impallidire i contribuenti italiani che, in tempi di crisi economica, si sentono letteralmente strangolati dal Fisco. Basta leggere le mail, i commenti e le lettere che ogni giorno arrivano alla redazione del Giornale.it per capirlo. I suicidi, poi, sono in continuo aumento: imprenditori che non riscono più a pagare i propri debiti decidono di farla finita togliendosi la vita. Eppure la colossale macchina dell'Agenzia delle Entrate ha deciso di inasprire i controlli per andare a stanare fino all'ultimo centesimo evaso.

Come è d'abitudine, lo Stato ha già messo nero su  bianco gli obiettivi monetari di riscossione per il 2012: l'asticella è stata alzata del 25%. Già nel 2011, in realtà, il totale della riscossione - circa 12,7 miliardi di euro - era cresciuta del 15,5% rispetto all'anno prima che si era chiuso con 11 miliardi recuperati dallo Stato. Secondo Franco Adriano su ItaliaOggi, "i risultati della crescita degli ultimi anni dimostrano che non si tratta del frutto di maggioriu controlli, ma di controlli più mirati". L'Agenzia delle Entrate può infatti fornirsi di nuovi e più efficaci strumenti legislativi. Secondo il direttore centrale Accertamento Luigi Mgistro, infatti, il risultato ottenuto fino ad ora è "il frutto della strategia da tempo messa in campo dall'Agenzia delle Entrate che si basa su controlli sempre più mirati grazie ad analisi del rischio di evasione da approfondire". Giusto ieri la Guardia di Finanza ha fatto sapere che ono 2.192 gli evasori totali scoperti nel primo quadrimestre del 2012, tutti con una caratteristica in comune: il non aver presentato per almeno un’annualità d’imposta la dichiarazione dei redditi. Le somme sottratte al Fisco sono circa 6 miliardi di euro. "A fronte di una diminuzione del numero di accertamenti che sono passati da quasi 706mila del 2010 ai circa 697mila del 2011 - spiega Magistro - la maggiore imposta accertata è cresciuta del 9,3% superando la quota di 30,4 miliardi contro i 20,78 registrati nel 2010".

Cifre astronomiche che hanno portato molti a ipotizzare l'esistenza di un vero e proprio "tesoretto" nelle casse dello Stato. Monti smentisce.

Tuttavia, la maggioranza insiste a utilizzare le somme incamerate grazie alla lotta all'evasione per abbassare le tasse che, secondo i dati della Corte dei Conti, hanno raggiunto una pressione fiscale del 45%. Insomma, il contribuente lavora metà dell'anno per mantenere lo Stato...

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