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La7, Mediaset si ritira Bernabé: non si svende

A chi andrà La7? Mentana dice la sua su un'acquisizione di NewsCorp e l'Espresso. E Mediaset si ritira dalla gara

La7, Mediaset si ritira Bernabé: non si svende

A chi andrà La7? Dopo il polverone sollevato dalla notizia di un interesse da parte di Mediaset, con la risposta immediata di Enrico Mentana, direttore del Tg, che aveva annunciato il suo addio alla rete, se la cosa si fosse concretizzata, oggi arriva il commento sull'interesse di Murdoch.

Parlando ai microfoni di 24 Mattino - L'Italia si desta, Mentana mette subito in chiaro che "non ci sono controindicazioni". Si tratta infatti "di gente che sa come si fa la televisione, che ha robuste dotazioni di diritti in library che potrebbe sinergizzare molto bene".

Se il no nei confronti di Mediaset era parso categorico, il direttore del tg prova a spiegare la meglio la sua posizione: "Mediaset è un player di mercato, non è Hitler. Non sto a fare l'esame del dna agli eventuali compratori". Insomma, il problema non sarebbe tanto - nel caso - l'acquisto da parte del Biscione, piuttosto l'incompatibilità tra Mediaset e Mentana.

"Il fatto di essere stato licenziato in tronco in una notte - dice il direttore - è un elemento di chiusura definitiva dei rapporti. Non ero precisamente un usciere, che peraltro rispetto come professione, ero il direttore editoriale di Mediaset e sono stato messo alla porta. Non serbo rancore però la coerenza ci vuole".

Se il problema di "coerenza" si pone con Mediaset, non così con il Gruppo Editoriale L'Espresso. Se l'acquisto fosse da parte di De Benedetti, spiega Mentana, "non è che me ne andrei". "Non ci sono controindicazioni, a differenza del gruppo di Berlusconi. Non ho mai lavorato con l'editore". Inoltre "De Benedetti non si è mai presentato in politica, non ha un partito e soprattutto De Benedetti non è candidato premier".

E il partito di Repubblica? "Siamo bravissimi in Italia a colorare tutto. In Italia non ci sono editori puri e la storia di De Benedetti viene da altri settori a cui si è aggiunta l’editoria ma in questo momento per dire il vero fa solo l’editore. Non c’è dubbio che attraverso La Repubblica si fa un pò di politica. Però non è che fare l’editoria comporta l’essere completamente adamantini e neutrali rispetto la politica".

Bernabé: niente sconti

Sulla vendita di La7 interviene anche Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia. La cessione di Telecom Italia Media, secondo le speranze del gruppo, dovrebbe concludersi entro l'anno, con un indebitamento netto a 27,5 miliardi di euro. "Non vendiamo a qualunque prezzo", ha sottolineato Bernabé, facendo capire che la rete e le frequenze del digitale non verranno regalata al primo offerente, perché La7 "è una società che ha un valore importante, è l'unica delle tv generaliste che ha visto crescere l'audience in modo rilevante rispetto all'andamento del mercato e che ha visto crescere i ricavi pubblicitari in un momento di crisi drammatica".

Mediaset si ritira

E intanto il gruppo l'Espresso sottolinea che, nonostante le "indiscrezioni di stampa" non ci sono in corso trattative con Sky per il settore televisivo, dove l'editore vuole mantenere un "percorso autonomo" di sviluppo. E Mediaset si ritira dalla gara per l'acquisizione della rete. sottolineando che "già a luglio l'esame dei dati in nostro possesso ha ribadito l'orientamento che ha sempre sconsigliato" impegni relativi agli asset "del gruppo Telecom". Pier Silvio Berlusconi ha spiegatp: "Se fosse un gioiellino come dicono, perché un colosso come il gruppo Telecom, con tutte le perdite e gli investimenti già sostenuti negli anni dovrebbe disfarsene?".

L'annuncio dell'interesse da parte del gruppo di Rupert Murdoch ha portato il titolo TI Media a guadagnare il 21,57% in Borsa.

Telecom Italia, che controlla TI, ha ceduto un marginale 0,62 per cento.

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