L'effetto Monti: roghi umani

Dopo il caso di Bologna, un altro lavoratore si dà fuoco: era senza stipendio da quattro mesi. Ora il Nordest è al tracollo: cresce solo un'impresa su 10

L'effetto Monti: roghi umani

Lo chiamano «effetto Monti» per definire una sorta di nuovo miracolo italiano. Che esiste solo nella fantasia di giornali sdraiati a zerbi­no sul governo dei tecnici. Anzi. Lo spread ri­sale, la Borsa riscende e purtroppo cresce la disperazio­ne di molta gente. Ieri un altro rogo umano, il secondo in due giorni: un operaio disoccupato si è dato fuoco a Verona. La paura di disturbare il manovratore, tutto preso in banchetti con potenti nostrani e internaziona­li, rende questi disperati soli anche nella disperazione. Non un membro del governo che se ne faccia carico, neppure qualcuno di destra, centro o sinistra che li stru­mentalizzi mettendoli sul conto del governo o di chic­chessia. Semplicemente non esistono, sfigati fino alla fine come direbbe un noto sottosegretario.

Molti di questi disoccupati,artigiani e piccoli impren­di­tori sull’orlo dell’abisso in questi giorni ci stanno scri­vendo, chi per sfogarsi e chi per chiedere aiuto. Quando si arriva a confessarsi a un giornale significa che nessu­no di chi avrebbe dovuto ha saputo o voluto ascoltarti. E chi, se non la politica, i sindacati, le associazioni di cate­goria dovrebbero farlo?

Già, ma la politica ci ha convin­to che non è più degna di esistere, i sindacati ci vogliono fare credere che il problema della gente sia l’articolo 18, le associazioni di categoria non hanno il coraggio di por­tare allo scoperto, se è il caso in piazza, i loro iscritti, cioè quella maggioranza silenziosa che ha sempre man­dato avanti il Paese e che adesso non ce la fa più.

Riforme subito e meno tasse. Questo serve, tanto lo spread, come ormai ampiamente dimostrato, non leg­ge il Corriere della Sera o La Repubblica : va per gli affari suoi e colpisce quando vuole. Corrado Passera ieri ha messo le mani avanti:sarà recessione tutto l’anno.

Non è certo colpa sua, ma da un ministro del suo peso non ci si aspetta l’oroscopo, si esigono soluzioni. E forse an­che qualche gesto o parola di incoraggiamento, perché la solitudine è davvero una brutta malattia, e pure con­tagiosa.

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