L'imbarazzo della Boldrini sul bungalow presidenziale

La numero uno della Camera affida al suo portavoce le difese sull'uso della tenuta di Castelporziano nel tempo libero: "Nessuno sfarzo". Ma il risultato è comico

L'imbarazzo della Boldrini sul bungalow presidenziale

Ma sì, buttiamola in caciara, si deve essere detta Laura Boldrini: se smentire è impossibile, se negare i fatti proprio non si può, allora è meglio prenderla a ridere e cercare di sdrammatizzare. E così, tornata dalla sua crocierina sulla nave anfibia San Giorgio, la presidente di Montecitorio ha fatto passare solo qualche giorno prima di decidere di replicare. Nessuno sfarzo, dice, solo qualche bagno di sole, e nessun privilegio: peccato che la spiaggia della tenuta di Castelporziano non sia di quelle aperta al pubblico. Anzi, in genere è blindata.Una lettera garbata, ironica, che merita di essere pubblicata integralmente, con molte spiritosaggini ma anche con molte conferme su quanto abbiamo raccontato. E con dentro le due parole chiave, «cabina» e «ospite». Quindi è tutto vero, la terza carica dello Stato, pur non essendo una dipendente del Quirinale, quando può va a farsi il bagno sulla spiaggia di Castelporziano. Lei è «ospite» e ha «una cabina» a disposizione per cambiarsi e prendere la tintarella. Niente di male, ma ci provi un comune mortale ad avvicinarsi ai cancelli della tenuta e vediamo poi quello che succede. Ecco, dunque, quanto ci scrive Roberto Natale, il portavoce della Boldini. «I racconti de Il Giornale sulle visite della presidente della Camera nella tenuta di Castelporziano stanno assumendo la consistenza fiabesca delle “Mille e una notte”, con ricostruzioni in cui la fantasia ha libero sfogo».

E ancora: «In attesa di una prossima puntata, che faccia entrare in scena servitori in abiti esotici con vassoi ricolmi di rubini e smeraldi, preciso che nessuna “sontuosa ancorché intermittente dimora” è stata mai utilizzata da Laura Boldrini a Castelporziano, così come nessuna “piscina olimpica con acqua di mare riscaldata”; nessun “bungalow presidenziale”, nessun “casotto principesco”, nessuna “tessera d'accesso”. La realtà è ben diversa e assai meno sfarzosa: in spiaggia la presidente della Camera, saltuaria ospite nei pochi week-end liberi, fa occasionalmente uso di una delle tante cabine di legno. A beneficio dei non romani aggiungo che il pur pregevole litorale di Castelporziano - che dalle descrizioni de Il Giornale sembra un'isola caraibica - è la continuazione di quello di Ostia da un lato e di Torvajanica dall'altro». Va bene, quei tre chilometri di costa laziale non assomigliano affatto alle spiagge polinesiane, l'acqua è un po' torbida e non c'è la barriera corallina. La Boldini non ha sontuose dimore né inesistenti piscine riscaldate: infatti abbiamo parlato solo di «uno scarno capanno». È anche vero che la sabbia, sia pur mantenuta e spazzolata dai bagnini del Quirinale e incorniciata da un'intatta macchia mediterranea, come colore e consistenza non differisce un granché da quella delle affollatissime e cheap Ostia e Torvajanica. Ma allora, viene da chiedersi, lei che è abituata alle situazioni di emergenza e che ha dormito sotto le bombe e assediata dagli scarafaggi africani, perché non se ne va a Ostia o a Torvajanica a stendere il suo telo? Sono lidi troppo popolari? È quello che si chiedono i dipendenti del Colle, loro sì autorizzati a frequentare il Cral della spiaggia, per il quale pagano delle quote annuali che danno diritto a un certo numero di ingressi e di servizi.

Certo, si può essere invitati, o re-invitati, o invitati una terza volta, o invitati ancora come succede alla terza carica istituzionale della Repubblica e come invece non capita ai normali cittadini. A questo proposito, aspettiamo pure noi un invito per poi documentare il tutto in una quarta puntata. Quanto agli smeraldi, ci attrezzeremo.

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