Lombardia, il Pdl alla controffensiva dei numeri

Partita per caso sta diventando una vera campagna di controinformazione sui social. Tra i promotori Lupi e Palmieri ma anche amministratori, parlamentari e simpatizzanti

E’ partita per caso ma sta diventando una vera campagna di controinformazione sui social network sotto l’hashtag «sapevatelo». Tra i promotori Maurizio Lupi, Antonio Palmieri, Carlo Fidanza e altri parlamentari e consiglieri lombardi, impegnati a twittare una impressionante sequenza di primati della Regione Lombardia e a rispondere agli insulti con altri numeri e cifre.

L’obiettivo? Nuotare controvento nel mare dell’informazione e ricordare che oltre agli scandali c’è anche «un modello di eccellenza» impossibile da mettere in discussione. E così @Maurizio_Lupi ricorda che «Lombardia ha quasi azzerato consulenze, -30% auto blu, -588.000 euro spese funzionamento gruppi consiliari(2010)»; oppure che «Lombardia sta aiutando 2400 mamme che hanno deciso di non interrompere la gravidanza (13 milioni l’anno)»; che «la Lombardia da sola produce più di tutte le altre regioni italiane e ha un Pil superiore a quello di Austria, Grecia, Danimarca, Portogallo e Irlanda. Il Pil pro capite è superiore a Francia, Germania e Regno Unito; è prima in Italia per esportazioni e supera anche Irlanda e Danimarca». E ancora: «La Lombardia ha un tasso di disoccupazione del 7,42% ed è seconda solo ai Paesi Bassi. Se le altre Regioni fossero amministrate come la Lombardia, il governo nazionale non avrebbe bisogno di strozzare con le imposte i cittadini, non avremmo il terrore dello spread, non sarebbe stato necessario il taglio delle pensioni, l’aumento dell’IVA e della benzina e non sarebbe stato nemmeno necessario reintrodurre l’ICI – ora IMU – sulla prima casa».

Antonio Palmieri, a sua volta, ricorda che «La Lombardia costa 21 euro per cittadino:la media nazionale è 109 euro. Solo un dato di verità»; che è «prima in Europa per servizi all'infanzia. 2005-2011 posti per asili nido, micro nidi e nidi famiglia da 30.000 a 52.248»; investe «quasi 250 milioni l’anno per contributi ai 340.000 studenti che frequentano le scuole statali e paritarie» ed è «la prima regione italiana per numero di installazioni di impianti fotovoltaici». Senza dimenticare che «ha 69 società partecipate: l’Emilia Romagna ben 193, il comune di Torino 623».

Chiude il cerchio l’europarlamentare Carlo Fidanza (anche se tanti altri si sono uniti via via a questo esercizio di memoria collettiva) aprendo un altro cassetto: «Lombardia ha «34 dipendenti ogni 100.000 abitanti: il Piemonte ne ha 70, la Toscana 74, l’Umbria 159».

Quindi, obietta qualcuno, questo vuol dire che tutto è concesso? Risposta: «Assolutamente no. Vogliamo solo riaffermare tutta la verità su questi anni di governo regionale. Ricordare con dati e cifre i risultati di governo lombardo non è accanimento terapeutico, è informazione».

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