"Ci sono altri canali". Così Meloni gela Schlein sulla Flotilla

La presidente del Consiglio: "Suggeriamo la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna degli aiuti umanitari"

"Ci sono altri canali". Così Meloni gela Schlein sulla Flotilla
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È arrivata la replica di Giorgia Meloni alla lettera di Elly Schlein. La segretaria del Pd aveva chiesto alla presidente del Consiglio di essere informata su quanto il governo intende fare per garantire tutela e sicurezza per l'equipaggio della Global Sumud Flotilla, la missione per consegnare aiuti umanitari a Gaza. Ebbene, la Meloni ha ribadito che il governo "assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora". Ricordiamo che tra gli italiani ci sono le eurodeputate Benedetta Scuderi (Avs) e Annalisa Corrado (Pd), il deputato Arturo Scotto (Pd) e il senatore Marco Croatti (M5s).

Ma non solo. Il primo ministro ha spiegato che "per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna".

Meloni ha dunque segnalato "i canali finora attivati dal Governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria 'Food for Gaza', con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia".

Meloni ha rimarcato che "avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del Governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa 'Global Sumud Flotilla' ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza".

Ricordiamo che la partenza delle barche italiane è fissata per il 7 settembre: i mezzi raggiungeranno quelli spagnoli per poi navigare insieme per raggiungere le acque di fronte alla Striscia di Gaza.

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