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Mentana fa infuriare Scalfari "Dai troppo spazio a Grillo Sei un fan dell’antipolitica"

Il fondatore di Repubblica attacca Mentana rimproverandogli di essere troppo vicino a Beppe Grillo: "Il direttore del tg rischia di diventare un pericolo pubblico..."

Mentana fa infuriare Scalfari "Dai troppo spazio a Grillo Sei un fan dell’antipolitica"

Fra “Chicco” e Eugenio non mettere il Grillo. Perché se il leader del Movimento 5 stelle sta in mezzo, Enrico Mentana e Scalfari se le danno di santa ragione. Il fondatore de La Repubblica nella sua rubrica de L’Espresso attacca il tgLa7 di Mentana, rimproverando al direttore di essere troppo vicino a Beppe Grillo.

"Mentana è felice dei successi e della crescita di 5 Stelle, gli brillano gli occhi quando può informare che dal 2 per cento di consensi i sondaggi hanno portato il grillismo al 4, poi al 6, poi al 10, infine al 14 per cento. La vittoria di Parma l'ha mandato in solluchero", sottolinea Scalfari.

E all’ex direttore de La Repubblica sono i numeri di Mentana che proprio non vanno giù. Numeri che testimoniano, secondo il tgLa7, la crescita inarrestabile di Grillo. Secondo Scalfari a Mentana "brillano gli occhi anche per le astensioni di massa che si preannunciano. Il suo sondaggista sostiene che Grillo sia arrivato al 18 e prevede che arriverà al 25 alle prossime elezioni politiche. Tutti gli altri sondaggi non arrivano a queste cifre, ma la7 è molto più avanti. Le concioni e i Vaffa di Grillo vengono ritrasmesse a sazietà. Il tempo sul Tg de la7 è inversamente proporzionale alle forze in campo".

Poi arriva l’accusa più pesante, secca e pungente contro "Mitraglietta": "Insomma, Mentana parteggia". Il direttore di tgLa7 sarebbe un fan di Grillo. Una grancassa per il comico in tv. Tanto da essere chiamato da Scalfari “supporter dell’antipolitica”. Insomma Mentana ora per Scalfari è scomodo. Fin quando bacchettava con i sondaggi il governo Berlusconi, il tgla7 meritava cinque stelle di fiducia dal vecchio Eugenio.

Ora invece che le stelle brillano davvero e il cielo sul centro sinistra è nuvoloso, Mentana è ad un tratto fazioso, ultras dei grillini, e ha dimenticato il mestiere. Ma la risposta di Mentana non si è fatta attendere e su Facebook ha ribattuto colpo su colpo a Scalfari. Il direttore non ci sta a passare per “Beppe Mentana” e dalla difesa passa al contrattacco. "Andava bene un'informazione completa e senza sudditanze finché c'era Berlusconi, ma ora bisogna essere tutti "responsabili" e "sobri", per non disturbare il tentativo di salvataggio di Monti e l'opera di ri-legittimazione dei partiti tradizionali. Io penso invece, da sempre, che le notizie siano le notizie, e nient'altro", scrive il direttore.

E sui numeri risponde che i suoi sondaggi solo adesso non vanno bene per Scalfari. “Se ora nei nostri sondaggi (che erano così graditi quando il premier Berlusconi perdeva consensi settimana dopo settimana) l'astensione si fa sempre più alta e Grillo continua a crescere a scapito dei soliti noti, è inutile prendersela col sondaggista o con chi lo manda in onda”, continua Mentana.

Che poi fa notare anche come siano stati in tanti a non capire, con anticipo, a suo dire, il grillismo. E parlando con Scalfari bacchetta anche il presidente Napolitano. “Quando ha negato il boom elettorale del Movimento 5 Stelle ha commesso un errore, e la libera stampa aveva il dovere di rimarcarlo”, afferma Mentana. Poi di fronte al grande accusatore Scalfari Mentana si difende e si assolve in nome del suo diritto di parlare anche di Grillo.

Il direttore non si sente il “pericolo pubblico di tutti i democratici del Paese”.

E a chi come Scalfari lo attacca sul suo tg, sul suo modo di intendere il giornalismo, dà un semplice consiglio che seguono tutti gli italiani davanti alla tv: “Se non sei d’accordo c’è sempre il telecomando”. Quello di Scalfari deve avere le pile scariche…

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