Il ministro Lupi: «Controlli fiscali una volta sola». In arrivo un protocollo d'intesa

Il ministro Lupi: «Controlli fiscali una volta sola». In arrivo un protocollo d'intesa

Inversione di rotta. Con tanto di pubblico mea culpa. Anzi, di ammissione di «loro» colpa e di loro ingiustificata ostinazione. Il governo si ricrede e, finalmente, gira o quantomeno promette di girare, il timone alla parte giusta. Dalla parte di una giusta ed equa tassazione. Dalla parte della salvaguardia di un sacco di posti di lavoro. Dalla parte di quegli italiani che, se anche guadagnano bene e possono, quindi, permettersi di comprarsi uno yacht, non per questo debbono venire inseguiti, per tutti i mari, dal nostro Fisco e sistematicamente perseguitati come fossero per forza evasori indomiti.
Il giro di boa, verso nuove e più premurose attenzioni al mondo della nautica e al suo vasto indotto è stato di fatto compiuto, suscitando lecito ottimismo, al popolare Salone internazionale di Genova dove avant'ieri si è presentato nientemeno che il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera: non per prendere nota dei codici fiscali di tutti i presenti, bensì per annunciare che l'Agenzia delle Entrate sta lavorando per rimborsare ai diportisti possessori di imbarcazioni tra i 10 e i 20 metri gli importi non dovuti dopo l'entrata in vigore della modifica della tassa di possesso. In luglio, infatti, la tassa sul possesso è stata abolita per le imbarcazioni sotto i 14 metri e dimezzata per quelle tra i 14 e i 20 metri, mantenendo gli sconti già decisi per la vela e la vetustà dell'imbarcazione. «Ci sono ancora piccoli dubbi di interpretazione delle norme ma nei prossimi giorni - ha assicurato Befera - scatterà il provvedimento per il rimborso». Poi il passaggio-chiave, che dovrebbe servire far tornare in Italia molte barche fuggite nei porti della Croazia o della Francia e a ridare, finalmente, un po' più di lavoro agli attrezzatissimi porti di casa nostra: «Il Fisco - ha dichiarato il direttore dell'Agenzia delle Entrate - vuole essere amico della nautica perché ora sta prendendo forma un modo diverso di considerare la nautica, non solo come elemento di prelievo ma come elemento di sviluppo del Paese, quindi la barca vista non più come indice di ricchezza ma come indice di produzione».
Parole che in molti si aspettavano da tempo, specie quei tanti, troppi, che hanno perso il posto di lavoro nei mesi passati per mancanza di barche da accudire o di navigatori e naviganti bisognosi di servizi d'eccellenza, come quelli che l'Italia è sempre stata in grado di offrire.
E ieri il «raddoppio» e la conferma delle buone intenzioni perché, sempre al Salone di Genova, si è presentato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi che ha aggiunto altre assicurazioni soprattutto riguardo ai fastidiosi persistenti controlli fiscali: «Con la presidenza del Consiglio e i ministri dell'Interno e dell'Economia, stiamo firmando un protocollo di intesa, che, anticipando i contenuti della legge delega sulla nautica, stabilisca che i controlli si faranno una sola volta». E ancora: «Basta controlli a ripetizione. Il protocollo di intesa prevede anche - ha aggiunto Lupi - che chi viene in Italia con una barca, di qualunque dimensione, sarà bene accolto, perché è giusto ovviamente pagare le tasse, ma non si può criminalizzare, nell'ambito dei controlli, un intero settore. Questo sarà il primo segnale forte che daremo nelle prossime settimane».
Lupi ha tenuto anche a sottolineare che «l'obbiettivo del governo è quello di sostituire la parola rigore con la parola crescita. Non a caso - ha spiegato - nel Decreto del Fare è arrivato un segnale importante e fondamentale: per la prima volta c'è un articolo esplicito sulla nautica, che è un settore trainante del nostro Paese». Di più. «L'altro ieri, con il voto di fiducia abbiamo detto che il governo deve avere stabilità e che la scadenza minima è marzo 2015.

Abbiamo già i tempi: entro marzo 2015 - ha concluso - noi vorremmo tornare al prossimo Salone Nautico dicendo che l'Italia si è ripresa, che siamo orgogliosi di essere italiani, in Italia e nel mondo, e che questo settore è tornato a crescere».
Bene, paghiamo le tasse, dunque, ritiriamo i parabordi e partiamo quindi per nuove avventure in mari finalmente più tranquilli.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica