Alla domanda: «Hai mai falsificato la tua identità su Internet?» il 55% degli intervistati ha risposto che sempre, o spesso, si presenta in rete con un'identità di fantasia. Se pensiamo a tutte quelle attività sul web in cui sono richiesti dati personali e sappiamo che la metà di questi sono inventati, è naturale che nasca diffidenza. Nella metà dei casi non abbiamo idea di chi sia la fonte. Le bufale che girano su internet? Ecco qualche esempio. Anonimi hanno allarmato i navigatori affermando tramite mail che 4 cellulari messi uno accanto all'altro possono cuocere i popcorn. Immaginate cosa potrebbero fare al nostro cervello. Bufala. Al Museo di Storia Naturale di Londra è conservato un drago sotto spirito. Bufala. I nuovi autovelox sono nascosti dentro dei bidoni. Bufala. George W. Bush è il Presidente con il QI più basso. Bufala. Il colore dei datteri in una foto del nascondiglio di Saddam Hussein dimostra che il dittatore fu catturato mesi prima della data in cui è stato annunciato il suo arresto. Bufala. Si potrebbe scrivere un'enciclopedia.
Perché in rete si è protetti dall' anonimato.Diffidate da opinionisti che si chiamano, Gattocicova, Ottaviano Augusto, Fuoco Dipaglia o Robespierre, spesso le loro opinioni sono meno affidabili dei loro nomi (e postano editoriali sul sito di Grillo...).
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