Montezemolo gela Casini: da noi proposte e non tatticismi

Montezemolo gela Casini: da noi proposte e non tatticismi

RomaL'aveva pronosticato un vecchio volpone della politica come Francesco Pionati: «Montezemolo non ci cascherà». Riferito all'ipotesi di un grande centro diretto da Casini, dove far affluire le forze fresche di Italia Futura. «Questo progetto centrista di Casini - diceva il leader dell'Alleanza per il centro solo venerdì scorso - non riuscirà a raccogliere più del sei per cento dei consensi. E Montezemolo è troppo furbo per cadere in questa trappola». E prima ancora del leader dell'Udc altri ci avevano provato a tirare Montezemolo per la giacchetta. Senza peraltro ottenere granché. Arruolare Italia Futura in uno degli schieramenti che si batteranno corpo a corpo nel prossimo turno elettorale è, insomma, diventato uno dei giochi estivi preferiti dai politici (e dai giornalisti). Tutti evidentemente si divertono tranne i diretti interessati.
Tanto che ieri è stata pubblicata sul sito dell'associazione una sonora smentita. Una nota ufficiale che non solo nega tutte le oscure «trame» delle quali sarebbe protagonista Italia Futura per dar vita a una nuova formazione in vista delle elezioni del 2013, ma che boccia senza appello anche il vecchio modo di fare politica orientato a tatticismi e strategie segrete che sanno troppo di Prima Repubblica per chi si fa paladino delle potenziale Terza. La nota dell'associazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo e diretta da Andrea Romano smentisce con decisione i tanto chiacchierati accordi segreti per «nuovi contenitori». Insomma nessuna manovra sotterranea. «Accordi e alleanze saranno discusse - spiega il comunicato di Italia Futura - alla luce del sole, partendo dalla centralità dei contenuti e dall'agenda per il paese e avendo massima attenzione al vero grado di innovazione delle iniziative proposte e non certo attraverso tatticismi o accordi sottobanco ispirati alla sopravvivenza di una vecchia politica che gli italiani vogliono lasciarsi alle spalle».


Il nuovo che avanza, targato Italia Futura, ha intanto già un identikit preciso con il quale dovranno fare i conti i potenziali alleati: «Riduzione della presenza pervasiva dello stato» e riforma costituzionale «con un nuovo e più trasparente rapporto tra rappresentanti e rappresentati».

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