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Mussari (Abi): "Le banche sono vittime della crisi"

Per il presidente dell'Abi gli istituti di credito hanno alcune responsabilità, ma non hanno contribuito a creare la crisi. E al governo: "C'è ancora molto da fare"

Mussari (Abi): "Le banche sono vittime della crisi"

"Il Governo ha fatto molto in tempi difficili ma ancora molto deve fare". A dirlo è il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, che chiede di "completare il disegno riformatore" e che sottolinea come le banche siano "vittime della crisi", nonostante abbiano riconosciuto "alcune responsabilità", al punto da avere sofferenze per 111 miliardi lordi, pari al 5,6% degli impieghi, "con un picco al 10,5% per quanto riguarda gli impieghi alle famiglie produttrici"

"Le imprese bancarie non chiedono regole di favore ma un terreno di gioco basato sulle regole di stabilità, di trasparenza e di concorrenza, senza vincoli amministrativi e obblighi a prestare servizi gratuiti", ha detto Mussari all'assemblea annuale dell'associazione, ribadendo che "non un euro di potenziale liquidità (i 137 miliardi di euro erogati dalla Bce, ndr) per imprese e famiglie è stato sottratto all’economia reale". Anzi, nei primi due mesi della nuova moratoria varata dalle banche con le imprese "sono state accolte oltre 10 mila domande di sospensione per un ammontare di debito residuo pari a 3,6 miliardi di euro" e alle Pmi è stata data una liquidità aggiuntiva di 440 milioni di euro.

Parlando poi di Ue e moneta unica, poi, Mussari ha spiegato che "ci si salva solo con più Europa. Non c’è alternativa credibile e di progresso all’euro. Drammatici sarebbero gli effetti di una implosione". Anche per questo l’Italia non "potrà smettere di continuare a dare impulso a rigore e crescita.

Serve continuità al percorso intrapreso oggi e, ancor più domani, all’esito della tornata elettorale".

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