Saviano mostri le prove, così Boldrini esagera e Ranucci: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'attentato al conduttore di Report, il funerale dei carabinieri e Mattarella

Saviano mostri le prove, così Boldrini esagera e Ranucci: quindi, oggi...

- Il Vernacoliere era tanta roba, simpatico e dissacrante. Però io non sopporto gli elogi del giorno dopo, i fiumi di inchiostro per dire “come può essere successo” che abbia chiuso. Mi fa ridere quando Repubblica scrive di “una città in lutto”. Per evitare che sospendesse le pubblicazioni, forse bastava acquistare qualche copia in più. No? La colpa non è dell’editore, ma di quello stesso pubblico che ora frigna.

- La storia è semplice: “Fare un numero costa 6-10 mila euro, soldi che non sempre rientrano”. Fine della storia. Si chiama “mercato”, per quanto lodevole fosse quel prodotto.

- Basta che non venite a dirmi che il Vernacoliere va salvato con i contributi statali perché meritevole, altrimenti impazzisco.

- Su questa rubrica abbiamo scritto, ieri, che riteniamo l’uscita di Maurizio Landini uno scivolone linguistico più che la volontà di insultare la “cortigiana” Giorgia Meloni. Il segretario della Cgil è stato vittima dello stesso perbenismo femminista e anti-sessista che negli anni ha sposato. E un po’, come scrive oggi il Foglio, di questo vizio di declinare parole maschili, come “cortigiano”, che purtroppo per al maschile hanno un significato ben diverso. Però signori miei, un discorso simile possiamo farlo noi brutti puzzoni. Non Laura Boldrini che s’è sempre schierata contro il maltrattamento verbale delle donne. Non può definire quello di Maurizio un “equivoco” solo perché la Cgil le sta simpatica, dai. È troppo ipocrita anche per una sinistra molto avvezza al doppiopesismo.

- Io non sopporto questa avversione contro gli “stipendi d’oro” dei dirigenti. Se arrivi sin lì, vuol dire che te lo sei meritato. E se il mercato ritiene che per farti lavorare in questa o quell’altra azienda servono tanti soldi, bene così. Oggi Sergio Mattarella ha detto: "L'Organizzazione Internazionale del Lavoro certifica che la quota di reddito da lavoro — ovvero la quota del PIL destinata ai lavoratori — è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024. E' un tema che la Banca Centrale Europea segnala anche per l'Italia: alla robusta crescita dell'economia che ha fatto seguito al Covid, non è corrisposta la difesa e l'incremento dei salari reali, mentre risultati positivi sono stati conseguiti dagli azionisti e robusti premi hanno riguardato taluni fra i dirigenti”. Allora. Sarà anche orribile che i salari reali non sono saliti. Però che sia proprio Mattarella a parlar male dei “robusti premi” ai dirigenti, mi fa sorridere. Vorrei ricordare, infatti, che tutti noi azionisti dell’azienda Stato forniamo ogni anno un “robusto premio” al Presidente della Repubblica di 179.835,84 euro lordi. E poco importa se la cifra, rispetto a quella di legge, è stata ridotta “in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario”. Perché anche quella pensione, per gli anni da professore, è senza dubbio “fuori media” rispetto ai “salari reali” o alle pensioni dei poveri cristi. Insomma: Re Sergio è uno di quei “dirigenti” (politico o professore che sia) che gode della meraviglia delle disuguaglianze del mercato.

- Bene che le istituzioni siano andate al funerale dei tre carabinieri uccisi a Castel d'Azzano. Vorrei solo ricordare a lorsignori (soprattutto di sinistra) che quei tre caduti sono fratelli di giubba di coloro i quali, in piazza, rispondono alle provocazioni dei Pro Pal, che usano legittimamente i manganelli, che impediscono lo svolgimento di cortei non autorizzati. Se li piangete oggi, rispettateli anche in piazza grazie. Perché non possiamo nascondere che ad ogni corteo No Tav, Pro Pal, delle femministe ecc ecc, il più diffiso dei cori è "tutto il mondo detesta la polizia".

- Ho visto il video di Roberto Saviano sull'attacco a Sigfrido Ranucci. Sintetizzo il delirante ragionamento: l'hanno colpito per intimidirlo (e ok) perché da tempo è stato messo nel mirino dalle critiche e dalle delegittimazioni. Di chi parla, Roberto? Ovviamente del governo e dei giornali di destra, che legittimimamente criticano questo o quel servizio di Report. E pensare che Ranucci ha ricevuto così tante minacce che potrebbe essere stato chiunque, dalla mafia ai cartelli della droga, che ovviamente se ne fregherebbero di qualsiasi polemica del governo contro Report. Domanda per Saviano: cosa sa che a noi, alla polizia e a Ranucci è sconosciuto? Sa per caso che a mettere la bomba è stato un militante "di destra" o un pazzoide ispirato dalle parole d'odio "dei giornali di estrema destra"? Se sa, parli. Altrimenti mi sa che siamo di fronte all'ennesimo, imbarazzante, farfugliamento di nulla.

- A questa rubrica Ranucci non sta molto simpatico, ma non tanto per cosa pensa, bensì per la modalità di conduzione delle inchieste.

Però di fronte alle bombe occorre fare quadrato. Quindi: solidarietà.

- Ah: la stessa solidarietà, senza "se" e senza "ma", che si saremmo aspetatti da tutti (anche da Saviano) di fronte all'omicidio di Charlie Kirk.

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