Napolitano: "Lo spread non dipende dall'Italia

Ora se ne accorge anche il Presidente della Repubblica, che difende l'euro: "Non si torna indietro"

"Lo spread fluttua penalizzando i titoli italiani per ragioni che ben poco hanno a che vedere con i fondamentali della nostra economia". A dirlo stavolta è Giorgio Napolitano, che parlando a Madrid ha ricordato come il differenziale tra i titoli di Stato non dipenda dall'economia del Paese anche se finisce "con l’elevare oltre misura il costo della gestione e della riduzione del nostro debito, e anche con il limitare severamente l’accesso al credito da parte delle imprese".

Parlando in generale dell'Eurozona, il Presidente della Repubblica ha ribadito che l'euro è irreversibile: "Non si può discettare a cuor leggero sulle disastrose ricadute a catena di una disintegrazione dell’Euro", ha tuonato, "Non si rinuncia ad una tappa così significativa e avanzata del processo di

integrazione che le nazioni europee hanno laboriosamente intrapreso". E Napolitano, chiedendo di "tornare alla crescita e all'occupazione" aggiunge: "Non dobbiamo commettere l’errore di esaurire l’Europa nella moneta unica".

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