"Non la chiamo presidente". E il Pd fa portare via con la forza il consigliere d'opposizione

Il consigliere di opposizione Gabriele Franchi è stato portato via dalla polizia locale su ordine del presidente del Consiglio comunale, espressione del centrosinistra

"Non la chiamo presidente". E il Pd fa portare via con la forza il consigliere d'opposizione
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Al Comune di Impruneta, un piccolo centro della provincia di Firenze, durante l'ultimo Consiglio comunale si sono registrate scene che in Italia si sperava non si ripetessero più. Il Consiglio comunale esprime una maggioranza di centrosinistra e questo elemento è cruciale per capire cosa sia accaduto nel corso della seduta. Tutto è avvenuto sotto le telecamere, visto che il Consiglio comunale viene sempre registrato e poi pubblicato online per la condivisione con la cittadinanza. Tutto inizia quando Gabriele Franchi, esponente civico di Voltiamo Pagina Impruneta, ottiene la parola e nel ringraziare il presidente del Consiglio Angela Cappelletti la appella come "consigliere". Cappelletti ha definito "irricevibile" l'appellativo e ha preteso che Franchi si rivolgesse a lei come "presidente" e ha esortato il consigliere spiegando: "O mi chiama presidente o passo la parola a un altro consigliere". Da questo momento si sono alzati i toni fino a quando Franchi, su ordine della stessa Cappelletti, è stato prelevato con forza dall'Aula.

"Credo che dovrà chiamare la forza pubblica affinché io la chiami ancora presidenze di questo Consiglio comunale e dubito che lei possa togliermi la parola. Quindi, se lei si aspetta che io la richiami 'presidente' credo che dovrà far intervenire la forza pubblica che già vedo e che per quanto mi riguarda può già mobilitare", ha dichiarato Franchi. La presa di posizione del consigliere civico inizia da lontano quando, come spiegato dalla Lista Voltiamo Pagina Impruneta, il presidente Cappelletti si sarebbe "rifiutato di dissociarsi da una mail di minacce e insulti nei nostri confronti inviata dal Segretario generale".

Dopo uno scambio animato tra Franchi, Matteo Zoppini, anche lui consigliere comunale di opposizione, e il segretario generale Vincenzo Del Regno, gli agenti della polizia locale sono stati chiamati in aula per scortare all'esterno Franchi. Tutto nasce da una mancanza formale, che ha interrotto il Consiglio. Alla provocazione di Franchi, Cappelletti ha reagito con la forza pubblica, che ha prelevato di peso il consigliere per portarlo fuori dall'aula. "Il punto più basso e più vergognoso della storia di Impruneta. Il punto più miserabile per un’intera Comunità e per un intero paese. Trascinare fuori dall'aula manu militari Consiglieri comunali, farli identificare e denunciare per interruzione di pubblico servizio dalla Polizia Municipale è un abuso gravissimo, l'ennesimo perpetrato da chi è pronto ad usare qualsiasi mezzo, finanche la violenza fisica, per zittirci. Gli oppositori? Meglio farli sparire, come fanno i peggiori regimi", si legge nella nota vergata da Franchi e Zoppini.

Quello di ieri, proseguono nella nota, "è purtroppo solamente la punta di un enorme iceberg che vede l’Amministrazione Comunale intimidire e insultare tutti coloro che hanno un pensiero diverso e che non si allineano alla corte del Faraone. Noi di certo, e dopo ieri ancor di più, continueremo con orgoglio a tenere la schiena dritta e a non cedere di fronte alla violenza di personaggi meschini, imbarazzanti e moralmente indegni". Quindi, Zoppini e Franchi hanno annunciato la presentazione di un esposto al Prefetto di Firenze, l'impugnazione al Tar le due delibere che non hanno votato in quanto si trovavano fuori dall'aula e, concludono, valuteranno "ogni azione utile a tutelare i nostri diritti".

Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, ha rilasciato una nota in cui dichiara che "nella rossa Toscana il Partito democratico mostra il suo vero volto senza verognarsene: nel Consiglio del Comune di Impruneta, in provincia di Firenze, i rappresentanti dei cittadini vengono epurati togliendogli la possibilità di parlare e allontanati con la forza dalla Polizia municipale su richiesta della Presidenza del Consiglio". L'unica colpa, ha aggiunto, "è stata quella di fare opposizione al Pd. È questa l'idea di democrazia che hanno? Elly Schlein ha un solo modo per prendere le distanze: pretendere le dimissioni del sindaco Riccardo Lazzerini e del Presidente del Consiglio Comunale, Angela Cappelletti. Solidarietà al consigliere che ha subito la violenza, Gabriele Franchi, e a Matteo Zoppini di Fratelli d'Italia: le istituzioni stanno dalla vostra parte". I deputati di Fratelli d’Italia Chiara La Porta e Francesco Michelotti hanno ribadito il concetto con un'altra nota, sottolineando che "si è assistito non solo ad una restrizione, ma ad una vera e propria privazione degli elementari diritti costituzionali. Mettere il bavaglio ai consiglieri di opposizione, ledendo il loro diritto di rappresentanza poiché scelti dai cittadini, prima provando a silenziarne gli interventi togliendogli il microfono, poi arrivando persino a far allontanare fisicamente uno di loro da un agente di Polizia Municipale". Queste, aggiungono, "sono azioni inaccettabili e non degne di una sede istituzionale che evocano le peggiori forme di autoritarismo. Siamo di fronte ad una vera e propria prova tecnica di regime". Auspicano, infine, l'intervento del ministro dell'Interno e di quello per la Pubblica amministrazione per "provvedimenti immediati".

Di contro, Fiammetta Capirossi, consigliere regionale del Partito democratico, si è schierata senza riserve al fianco di Cappelletti, esprimendo la propria solidarietà e chiedendosi se "se il comportamento dei Consiglieri di opposizione sarebbe stato ugualmente poco rispettoso se al posto di una Presidente ci fosse stato un Presidente. Questo screditamento non fa bene alla politica, alle istituzioni e tantomeno alla democrazia che sulle regole e sul rispetto, é stata fondata". Anche Serena Spinelli, assessore regionale al Welfare, è intervenuta con una nota offrendo la solidarietà a Cappelletti e spostando, ancora una volta, il discorso su presunto sessismo e patriarcato: "Dispiace dover constatare che, ancora nel 2025, c'è chi non lo ha capito.

Particolarmente fastidioso è poi il tentativo di mettere in discussione il ruolo della presidente, che è stata eletta democraticamente. Forse perché è una donna? È una domanda che brucia ma che non possiamo ignorare". Va però sottolineato che il presidente del Consiglio comunale non viene eletto ma scelto dopo le elezioni.

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