Occhiuto: "Assurdo, il Sud vuole opportunità". L’esultanza della sinistra: ora dimissioni

Il disappunto del governatore calabrese. Il Pd. "Schiaffo"

Occhiuto: "Assurdo, il Sud vuole opportunità". L’esultanza della sinistra: ora dimissioni
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La bocciatura della Corte dei Conti sul progetto del Ponte sullo Stretto rianima il centrosinistra da sempre schierato contro questa grande infrastruttura. Il no della magistratura contabile al visto di legittimità per il Ponte fa dire al capogruppo in Commissione trasporti a Montecitorio Anthony Barbagallo che «non e possibile che un governo che si dice patriota ignori i vincoli di legalità e trasparenza che fondano la nostra Costituzione». Ma c'è anche l'aspetto squisitamente politico della vicenda. E la sottolinea lo stesso Barbagallo che punta l'indice contro il segretario della Lega. La decisione della Corte dei Conti è per Barbagallo «uno schiaffo in faccia a Salvini e un segnale chiarissimo che il governo non può ignorare».

A prendere le difese del progetto e del suo principale sponsor politico è il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto (foto a destra) che definisce «assurda» la decisione della magistratura contabile. «Il Ponte è uno strumento indispensabile - commenta - non rappresenta solo una grande infrastruttura che il Mezzogiorno attende da decenni». «Questo no - commenta la senatrice Michaela Biancofiore (Civici d'Italia) - è un colpo all'Italia e non a Meloni o Salvini visto che si tratta di un'opera fondamentale e strategica per il futuro dell'Italia». «Vince la giustizia, vince il diritto - è la replica di Angelo Bonelli (foto a sinistra) di Alleanza Verdi e Sinistra - Salvini ha tenuto in ostaggio il Paese con la sua follia, sottraendo 14 miliardi di euro allo Stato per un progetto mai validato da alcun tecnico o organismo dello Stato: un progetto vecchio di 26 anni, che viola le direttive europee su ambiente e concorrenza. È il fallimento politico e istituzionale di Salvini». Il portavoce di Avs chiede ora le dimissioni del ministro e afferma: «Siamo pronti a denunciare alla Corte di Giustizia europea qualsiasi tentativo di andare avanti con una delibera illegittima». «Il Ponte non è una priorità» aggiunge il deputato dem Nico Stumpo: «La priorità è sempre la stessa: costruire le infrastrutture necessarie alla Sicilia e alla Calabria, il ponte può attendere». Viene meno lo «scempio» di un inutile «stipendificio» commenta il dem Roberto Morassut. Il governatore siciliano Renato Schifani però ribatte: «Questa decisione sa di ingerenza dei giudici».

E di invadenza del campo politico da parte dei giudici contabile parla anche Alessandro Cattaneo (FI). E il vicesegretario della Lega Claudio Durigon rassicura: «Continueremo ad andare avanti per sostenere il valore unico di questa opera».

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