Benedetto XVI torna a ribadire che i partiti di ispirazione cattolica non devono cedere sulla difesa della vita e del matrimonio. Ricevendo in udienza a Castel Gandolfo i partecipanti all'incontro promosso dall'Internazionale democratico-cristiana il Papa indica, uno ad uno, i paletti posti dalla Chiesa. Prima di tutto "il rispetto della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento fino al suo esito naturale con conseguente rifiuto dell'aborto procurato, dell'eutanasia e di ogni pratica eugenetica". Un impegno, sottolinea il Pontefice, "che si intreccia con quello del rispetto del matrimonio, come unione indissolubile tra un uomo e una donna e come fondamento a sua volta della comunità di vita familiare".
"E' nella famiglia fondata sul matrimonio e aperta alla vita - ha ripetuto il Papa ricordando il suo intervento al meeting mondiale delle famiglie di Milano- che la persona sperimenta la condivisione, il rispetto e l'amore gratuito, ricevendo al tempo stesso - dal bambino al malato, all'anziano - la solidarietà che gli occorre. Ed è ancora la famiglia a costituire il principale e più incisivo luogo educativo della persona, attraverso i genitori che si mettono al servizio dei figli per aiutarli a trarre fuori il meglio di sé". "La famiglia, cellula originaria della società - ha proseguito il Papa - è pertanto radice che alimenta non solo la singola persona, ma anche le stesse basi della convivenza sociale". Motivo cui "correttamente Giovanni Paolo II aveva incluso tra i diritti umani il diritto a vivere in una famiglia unita e in un ambiente morale, favorevole allo sviluppo della propria personalità".
Papa Ratzinger si è soffermato poi sull'impegno dei cristiani nella società: è un "vivace fermento per un miglioramento delle relazioni umane e delle condizioni di vita. Questo impegno non deve conoscere flessioni o ripiegamenti, ma al contrario va profuso con rinnovata vitalità, in considerazione del persistere e, per alcuni versi, dell'aggravarsi delle problematiche che abbiamo dinanzi".
Benedetto XVI ha toccato poi l'attuale situazione economica "la cui complessità e gravità giustamente preoccupa".
Per il Santo Padre i cristiani sono chiamati ad agire e ad esprimersi "con spirito profetico, capace cioè di cogliere nelle trasformazioni in atto l'incessante quanto misteriosa presenza di Dio nella storia, assumendo così con realismo, fiducia e speranza le nuove emergenti responsabilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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