RomaÈ felice ma amareggiato, Alfonso Papa. Il tribunale del Riesame di Napoli conferma che non ci sono indizi per il reato di associazione per delinquere, contestato dai pm al deputato del Pdl nell'inchiesta sulla cosiddetta P4. È la stessa linea della Cassazione. Henry John Woodcock e Francesco Curcio volevano che Papa tornasse a Poggioreale, dove è già stato 101 giorni, ma sono stati sconfessati.
«Dei 26 capi di imputazione - dice il deputato - ne restano in piedi due, con l'accusa di concussione per un valore di metà del mio reddito attuale. La pubblica accusa subisce l'ennesimo colpo di scure. Pur confermando la fiducia nella giustizia, ne rilevo con amarezza i tempi troppo lunghi. Oggi la carcerazione preventiva è diventata la principale arma nelle mani dei pm per accanirsi sull'accusato ed estorcergli confessioni e, con le intercettazioni, viene usata anche come strumento politico».
Per Papa, sotto processo a Napoli, cade oltre all'accusa di associazione per delinquere con Luigi Bisignani e componenti delle forze dell'ordine, quella di tentata concussione di Giuseppe De Martino e viene esclusa definitivamente l'ipotesi di ricettazione delle schede telefoniche. «Confido nella magistratura - dice il deputato - e sono certo che la verità emergerà nel processo, come già sta accadendo. Ma penso ai tanti detenuti, oltre metà della popolazione carceraria, che subiscono la detenzione preventiva e, se innocenti, ne avranno danni irreparabili».
Il tribunale del Riesame di Napoli respinge, dunque, l'appello dei pm contro l'ordinanza del gip che disponeva l'arresto di Papa, ma escludendo il reato associativo: «Pur emergendo innegabilmente dagli atti la sistematica reiterazione di uno schema operativo, in virtù del quale la rivelazione di notizie riservate apprese nell'esercizio delle rispettive funzioni pubbliche costituiva merce di scambio per ottenere utilità personali nell'ambito di più complesse e articolate operazioni di corruzione, concussione e favoreggiamento (non sempre compiutamente realizzate) non è ravvisabile la predisposizione di uno stabile apparato organizzativo».
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