"Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo". Il fondatore del M5S, Beppe Grillo, con queste semplici parole pronunciate ieri sera a Fiesole durante il suo spettacolo teatrale 'Io sono un altro' ha distrutto l'immagine di Giuseppe Conte e creato non poco scompiglio tra i parlamentari pentastellati.
Le affermazioni di Grillo sono arrivate a pochi giorni dall'incontro che il comico genovese ha avuto a Roma con l'ex premier e a poche ore dalla manifestazione unitaria delle opposizioni giallorosse in piazza Santi Apostoli contro l'Autonomia differenziata. Parole che hanno ammutolito le chat grilline, ma che sono come macigni per il futuro del M5S. Conte viene descritto da Grillo come "un accademico, un professore, un avvocato" che ha "vaporizzato" il Movimento. Tra i parlamentari pentastellati c'è chi ha minimizzato bollando il tutto come"la solita provocazione", frutto di "battute eccezionali", mentre la maggioranza ritiene che quello di Grillo sia stato"un modo per far male al Movimento". "Ma ci tiene ancora alla sua creatura o vuole ucciderla?", si domanda una personalità di spicco del Movimento parlando con l'Agi. La sensazione è che sia stata una trovata pubblicitaria per sponsorizzare il suo spettacolo e c'è malumore verso un fondatore che il giorno delle Europee si trovava in Sardegna. A gongolare per questa situazione c'è Forza Italia che ora, sulla base degli ultimi sondaggi, pare aver superato il M5S.
Maurizio Gasparri, capogruppo degli azzurri al Senato, non ha dubbi: Grillo ha "liquidato" Conte il quale, ora, si deve guardare dai suoi oppositori interni. L'ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, dopo che la Cassazione si è espressa confermando la sentenza di condanna per i fatti avvenuti a piazza San Carlo, è fuori gioco. L'ex sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha invece rilasciato un'intervista in cui chiedeva che il M5S tornasse alle sue "origini" quando aveva una linea più autonoma ed equidistante rispetto al centrodestra e al centrosinistra proprio come ha fatto anche l'ex ministro Danilo Toninelli. "'Nè di destra nè di sinistrà. Lo sento dire da molti anni. Da quelli di destra", ha scritto oggi il capogruppo del M5S al Senato Stefano Patuanelli su X a tal proposito.
Questo può essere vero, ma è altrettanto vero che proprio Beppe Grillo l'11 gennaio del 2013 scrisse sul suo blog che "Il M5s non è di destra, nè di sinistra". Oggi, invece, una buona fetta si parlamentari si riconoscono prevalentemente nella figura di Conte e non in quella di Grillo.
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