Pd, Civati contro Cuperlo: "Basta con chi fa lo stronzo contro le minoranze"

Botta e risposta tra i due candidati alla segreteria del Pd sul caso Cancellieri. Civati: "Se ieri il Pd non aveva una posizione, ora ce l'ha sbagliata". Cuperlo: "Da me nessun disprezzo"

Pd, Civati contro Cuperlo: "Basta con chi fa lo stronzo contro le minoranze"

Botta e risposta a distanza tra due dei candidati alla segreteria del Pd, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Ieri il primo, riferendosi alle richieste di Civati aprire un dibattito all'interno del partito sulla vicenda di Anna Maria Cancellieri, ha ritenuto "inaccettabile che si annunci una mozione di sfiducia a mezzo stampa senza che ci sia stata una discussione prima".

"Non si può scaricare il senso di responsabilità su una parte. Dobbiamo essere responsabili tutti e non ad intermittenza", ha detto Gianni Cuperlo, "Il ministro ha dichiarato di non aver violato alcuna norma. Ma la mia opinione e che per motivi di opportunità dovrebbe dimettersi prima del voto. Ma se premier ci chiede un atto di responsabilità politica, dobbiamo essere tutti responsabili".

La risposta di Pippo Civati non si è fatta attendere: "L’intervento di Cuperlo di ieri ha sancito che il Pd, che prima non aveva una posizione, ora ne ha una sbagliata", scrive sul suo blog, "Il Pd si merita un altro gruppo dirigente. Persone che non facciano gli stronzi con le minoranze, non facciano i prepotenti con chi non la pensa come loro, e tutto quello che dice chi li comanda". "Salvare Cancellieri definendo inopportuna la sua vicenda, augurandosi che si dimetta, sapendo che non lo fa e non lo farà, per poi confermare la fiducia all’esecutivo: un vero capolavoro", aggiunge Civati, "Parole di disprezzo per la mia iniziativa - supportata da 15 parlamentari tra Camera e Senato - di chiedere che il Pd assumesse una sua posizione, un suo giudizio politico, accolte dai favori di un gruppo che non ha nascosto l’ostilità e dei firmatari della mozione che chiedeva chiarezza sulla Cancellieri. A me dispiace non per me, ma per la questione di cui mi ero fatto interprete: Cancellieri rimarrà al suo posto, tra gli applausi di Cuperlo e di tre quarti del gruppo Pd. Persone che non hanno votato Prodi e che nemmeno lo dicono, poi fanno lezioni di correttezza agli altri".

"Non ho avuto alcuna espressione di disprezzo per nessuno, tanto meno verso Civati", replica a sua volta Cuperlo, "Sono colpito e amareggiato dalla violenza verbale e culturale con cui si reagisce ad una critica politica.

Spero poi che l’allusione esplicita al fatto che io possa non aver votato per Romano Prodi e non abbia il coraggio di dirlo sia solo frutto di un moto di rabbia. Se così non fosse si tratterebbe di una visione misera del nostro dibattito. Dico solo che mi dispiace e che, per quanto mi riguarda, non sono questi i metodi e le forme del confronto che sono solito usare".

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